Lazio

Il mistero intorno al Salvator Mundi di Leonardo in docu

Alla Festa del Cinema di Roma 'The Lost Leonardo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Nel 2005 Alexander Parish, cacciatore di 'sleeper' (cioè opere classificate con errori di attribuzione che girano principalmente nelle aste) acquista con il collega Robert Simon per 1175 dollari da una casa d'aste di New Orleans, una misteriosa versione, considerata copia di una copia di una copia, del Salvator Mundi attribuito a Leonardo da Vinci, che rappresenta un Cristo benedicente. Dodici anni dopo lo stesso quadro, che dopo vari passaggi di mano, esami e polemiche feroci sulla possibilità sia un vero Leonardo, viene acquistato in un'asta da Christie's per la cifra record di 450 milioni di dollari da un misterioso compratore, che il New York Times indicherà nel principe saudita Mohammed Bin Salman. Un percorso avventuroso, tra restauri considerati spericolati, istituzioni internazionali, trattative, rapporti fra nazioni e montagne di denaro, ricostruito come una trama gialla/thriller nel documentario The Lost Leonardo di Andreas Koefoed, che dopo il debutto al Tribeca Film Festival arriva in Italia in selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma.
    E' un'ora e 40 di appassionante full immersion, nel mercato dell'arte, "che dopo la droga e la prostituzione, è il più redditizio al mondo" dice sorridendo uno degli intervistati. Un viaggio che non dona certezze ma offre un coro di voci (oltre a molti dei protagonisti della vicenda, critici, curatori di museo, studiosi, giornalisti, agenti dell'Fbi e della Cia) per tentare di fare un po' di luce sul mistero legato al dipinto.
    Tra le questioni centrali, la (forse) prematura patente di autenticità al dipinto della National Gallery che ha dato il via a una corsa al rialzo per la vendita.
    "Questa è una storia vera ma anche una favola come quelle di Andersen - spiega il regista -. Con un quadro danneggiato, abbandonato per secoli, riscoperto per caso e poco dopo lodato come un capolavoro a lungo perduto di una bellezza divina. Nel momento di massimo picco sotto i riflettori viene denigrato come falso, ma si rivela soprattutto quanto sia falso il mondo che ha attorno, guidato da poteri cinici e dal denaro". (ANSA).
   

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