Lazio

Roma: in 15 anni perso confronto con Milano,ora rimbalzo

Studio Banca Fucino, male produttività. Possibile rilancio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 OTT - In 15 anni l'economia di Roma ha perso il confronto con Milano in termini di produttività, assorbimento di occupazione e tecnologia oltre a realizzare meno investimenti pubblici ma ora si delinea la "possibilità di recuperare la dinamica di sviluppo della Capitale, prevedendo una crescita cumulata nel prossimo quadriennio superiore di 2,5 punti rispetto al dato medio italiano". E' quanto emerge dal primo rapporto di Banca Fucino, capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca, intitolato "Prospettive di crescita dell'economia di Roma dopo la pandemia".
    Sono 6 i principali driver di crescita identificati nel report: le Costruzioni, il Manifatturiero grazie in particolare ai settori della Farmaceutica, dell'Aerospazio e dell'Audiovisivo, le Utilities, i Servizi turistici, il Commercio e la PA. Roma può contare su un tessuto produttivo diffuso con un numero di imprese post pandemia di oltre 493 mila unità pari a circa l'8% del totale italiano. Roma è inoltre la prima città d'Italia per numero di lavoratori, che a fine 2020 risultavano pari a circa 1,8 milioni, oltre 300 mila in più rispetto a Milano. Il contributo della Capitale al Pil è invece pari solo al 9,4%. Nel tradizionale confronto con Milano, Roma ha visto un forte deterioramento. La città lombarda ha visto il suo livello di produttività crescere del 36% negli ultimi 15 anni. Dal 2007, spiega il rapporto, "si realizza un'inversione nelle posizioni delle due principali città italiane in termini di produzione di ricchezza e assorbimento di occupazione. Nel 2007 Roma sopravanzava Milano nelle dimensioni del valore aggiunto prodotto (+10,2%) e occupava l'8% in meno di addetti.
    Nel 2020 invece il valore aggiunto romano è risultato 9,5 punti inferiore a quello milanese, mentre gli occupati sono risultati superiori del 22%. Ciò significa che Roma ha perso quasi il 40% di produttività rispetto a Milano.
    Inoltre il valore cumulato degli investimenti pubblici della città di Roma ha iniziato ad arretrare rispetto a quello di Milano nel 2011 e la forbice tra le due città si è allargata dopo il 2013. La spesa per investimenti del comune di Roma si è fermata a 7,9 miliardi, mentre a Milano si è arrivati a 11,1 miliardi di euro. (ANSA).
   

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