Lazio

Giancarlo Dotto, il grande ritorno di Mourinho

Il racconto dell'arrivo alla Roma dell'allenatore del Triplete

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 SET - "L'incredulità, sentimento che si accompagna allo stupore, spiega da sé il carisma dell'uomo.
    Incredulità di una tifoseria intera, ma anche di tutto il sistema calcio Italia, attraversato all'istante da una non misurabile scossa di adrenalina che non si placa a distanza di giorni, settimane, mesi". Così la capitale reagisce all'improvvisa notizia dell'arrivo di José Mourinho alla Roma.
    Quel pomeriggio del 4 maggio 2021, la notizia che l'allenatore, ripetutamente vincitore di campionati e coppe in Portogallo, Inghilterra, Italia e Spagna, torna in Italia, a 11 anni di distanza dallo storico Triplete con l'Inter e per allenare la Roma, sembra un'invenzione e una burla. Così non è.
    A raccontare la Mourinho-mania è Giancarlo Dotto, autentico cultore della materia, scrittore, romanista e biografo di personaggi abituati a vivere ben sopra le righe, nel suo racconto Ave Mou (RIZZOLI, 156 PP., 16 EURO).
    Il Mou di Dotto ha un'inquietante somiglianza con Ottaviano Augusto, è un condottiero-seduttore per il quale qualcuno (un certo Ibra, tra i tanti) sarebbe disposto a uccidere. Javier Zanetti racconta il carisma dell'uomo che avrebbe potuto chiedere qualunque cosa ai giocatori di quella grande Inter e loro l'avrebbero fatta. Ha bisogno di sentire il rumore dei nemici, non gli piacciono i bravi ragazzi, si confronta solo con i più grandi del passato. Celebri sono le sue fughe, lasciando masse di amanti feriti alle spalle, ma negli ultimi anni non è andata così: al Chelsea, poi a Manchester e Tottenham. Josè infaticabile, Josè spudorato, Josè mitomane.
    Ora deve far dimenticare una sequela di allenatori schiacciati a Trigoria dal peso delle sconfitte e rivivere i fasti del Barone Flemmatico (Liedholm) e di Mascella Volitiva (Capello), gli artefici degli ultimi due scudetti della Roma.
    Certo, il cuore dei tifosi romanisti "è disponibile all'amore e all'entusiasmo come è altrettanto disponibile a girare le spalle", scrive Maurizio Costanzo nella prefazione; ma il carisma dell'uomo di Setúbal è tale che, comunque andranno le cose, ci sarà da divertirsi. Perché Mou si può amare o odiare, ma di sicuro non lascia indifferenti. (ANSA).
   

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