Lazio

Romaeuropa, grande apertura con uomini volanti di XY

Dopo equilibrismi circensi di 'Moebius' i prossimi appuntamenti

Redazione Ansa

Paolo Petroni (ANSA) - ROMA, 15 SET - Lunghi applausi con la platea in piedi per ''Moebius'', strabiliante esibizione della compagnia francese XY che ha aperto la nuova, XXXVI edizione di RomaEuropa che torna in presenza con attenzione alle regole anti Covid in vigore, con 89 appuntamenti di teatro, musica e danza sino al 21 novembre in venti diversi spazi.
    Strabiliante perché ha proposto una coreografia firmata da Rachid Ouramdane (nuovo direttore del celebre Theatre de Chaillot) tutta di una fisicità e difficili esercizi tra movimento e arditi equilibrismi circensi e corpi che sembrano volare, di gran vigore e forza ma risolti con leggerezza e eleganza. Un muoversi organico e armonico che nasce, come è stato spiegato, dall'osservazione degli stormi di uccelli che si muovono tutti all'unisono in cielo e che è necessario su un palcoscenico in cui interagiscono in tanti (diciannove danzatori-acrobati di dodici nazionalità) così che quella che dalla platea può talvolta apparire confusione in realtà, visto probabilmente dall'alto, mostrerebbe una sua precisa geometria se tutto fila liscio, col gruppo che corre in varie direzioni, allargandosi e stringendosi, saltando o crollando, veloci o al rallenty, accompagnati da una suadente musica elettronica, su cui talvolta si sovrappongono cinguettii di uccelli.
    Sul palcoscenico nudo solo corpi, non ci sono scenografie e i costumi, calzoni e magliette, sono essenziali per lasciar liberi i movimenti e l'unico segno di forza sono certi lacci neri ai polsi di molti degli acrobati per sostenere lo sforzo (è dalle mani e sulle mani che partono e atterrano spesso i compagni). Il titolo ''Moebius'' rimanda al modello matematico del Nastro dell'omonimo astronomo tedesco di inizio Ottocento, ideatore di una superficie che ha un solo lato e un solo bordo senza dentro o fuori, sopra o sotto, in una sorta di continuum cui Ouramndane dice di essersi ispirato e che rimanda anche appunto alle forme che prendono gli stormi di uccelli in volo. (ANSA).
   

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