Lazio

Michelangelo era alto 1 metro e 60, prova dalle sue scarpe

Lo studio pubblicato sulla rivista Anthropologie

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Che il grande Michelangelo non fosse alto è cosa nota, sottolineata anche dal Vasari che nelle sue Vite lo descrive "di statura mediocre". La conferma arriva ora dall'esame scientifico delle sue scarpe, un paio di babbucce in cuoio dal design molto semplice insieme ad una altrettanto spartana pantofola (l'altra sparì nel 1873) conservate a Firenze in casa Buonarroti. Il maestro della Pietà, hanno stabilito gli esperti, doveva essere alto 1 metro e 60 centimetri, qualche centimetro in meno anche rispetto all'altezza media di una donna italiana degli anni Duemila Firmato da due ricercatori italiani, il paleopatologo Francesco M. Galassi e l'antropologa forense Elena Varotto del FAPAB Research Center di Avola (Sicilia), lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Anthropologie (Brno, Repubblica Ceca) e ripreso in esclusiva dal mensile BBC History Italia in un articolo firmato dalla medievista Elena Percivaldi. E pur in mancanza delle analisi al C14 - che non sono state fatte per preservare l'integrità del reperto - l'esperta di storia del costume Elisa Tosi Brandi dell'Università di Bologna ha confermato che stile e materiali delle scarpe sono coerenti con il periodo in cui visse l'artista.
    Michelangelo morì a Roma il 18 febbraio 1564, nella casa di piazza Macel de' Corvi, che oggi non esiste più (fu distrutta per far spazio al Vittoriano). Aveva quasi 89 anni e fino a pochi giorni prima aveva lavorato alla Pietà Rondanini, oggi a Milano, destinata a rimanere incompiuta. Fu il nipote Lionardo a portare la salma a Firenze, dove venne sepolta in pompa magna in Santa Croce, dove ancora riposa accanto al sepolcro monumentale realizzato per lui dal Vasari. La ricerca dei due studiosi italiani, ancora in corso su diversi aspetti biologici e antropometrici di Michelangelo potrebbe anche aiutare a far luce sullo stato di salute e sulle cause della morte del genio rinascimentale, per molti versi ancora oscure. (ANSA).
   

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