Lazio

Terremoto: Draghi, adesso ricostruzione sta procedendo

Vescovo Rieti, non servono presepi ma borghi attivi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 AGO - "Se oggi sono qui è perché lo Stato vi è vicino. In passato è stato lento ma adesso la situazione è diversa: i lavori di ricostruzione stanno procedendo più velocemente. Sono oggi qui a portarvi fiducia e l'impegno del Governo". L'ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi incontrando una delegazione di familiari delle vittime del terremoto di Amatrice, nel quinto anniversario. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, aggiungendo che il premier ha ascoltato con grande attenzione e partecipazione le parole dei familiari delle vittime.
    "Non abbiamo bisogno di nuovi presepi ma di borghi attivi". Ha detto il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili durante l'omelia della messa ad Amatrice per le vittime del terremoto del 24 agosto 2016. "Perciò faccio una proposta condivisa da tanti e attesa dalla fine dell'800 - ha aggiunto - il ponte più urgente da costruirsi è quello per collegare l'Italia centrale.
    Secondo un'indagine recente di Bankitalia, il ritardo del centro Italia è dovuto all'arretratezza delle sue infrastrutture". E ha concluso denunciando i problemi di collegamento per qualche centinaio di chilometri tra Adriatico e Tirreno, dove passa la Salaria, definiti "un' imperdonabile leggerezza". Quindi "si tratta di decidere se questa è una idea da cestinare e progettare qui ora e subito".
    Messa in ricordo delle vittime del terremoto di Amatrice, il borgo in provincia di Rieti che fu distrutto dal terremoto del 24 agosto 2016 insieme ad altri comuni di Marche e Abruzzo che ha provocato in tutto 299 morti. A celebrarla, sul prato del campo sportivo Paride Tilesi, è il vescovo di Rieti, Domenico Pompili. Partecipano tra gli altri il premier Mario Draghi, rappresentanti delle istituzioni e i parenti delle vittime. Sono seduti su sedie distanziate per le regole Covid, tutti con mascherine e all'ingresso è stata controllata la temperatura. Alcune sedie sono rimaste vuote. Accanto all'altare ci sono gli stendardi di molti comuni e, dall'altro lato il coro vestito di nero e che ha aperto la cerimonia con l'Alleluia.
   

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