Lazio

Ciao Maschio, volto, potere e identità uomini in mostra

Alla Gam fino al 14/11, 100 opere da Balla a Warhol

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Il corpo, la rappresentazione, i diritti, le battaglie, le differenze. Se le donne, almeno a partire dal '68, le abbiamo (e si sono) raccontate da molti punti vista, altrettanto non si può dire degli uomini in quanto tali. È il viaggio di "Ciao Maschio. Volto, potere e identità dell'uomo contemporaneo", mostra dal 23/6 fino al 14/11 alla Galleria d'arte moderna a Roma, che diventa riflessione attraverso l'arte dell'evoluzione della rappresentazione e del ruolo dell'uomo nella società e l'influenza che questi cambiamenti hanno portato sulle arti, in particolare dalla seconda metà degli anni Sessanta. Curata da Arianna Angelelli e Claudio Crescentini, quasi in risposta alla rassegna di un paio di anni fa "Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione", con quel titolo preso in prestito dal film del '78 diretto da Marco Ferreri, la mostra raccoglie oltre 100 opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia, film d'arte e sperimentali, video, video-performances e installazioni, di cui molte mai esposte prima (tra i tanti, Giacomo Balla, Lisetta Carmi, Giorgio de Chirico, Agnese De Donato,Willem De Kooning, Renato Guttuso, Renato Mambor,Ugo Nespolo, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto,Gerhard Richter Mario Schifano,Toti Scialoja, Scipione, Andy Warhol) provenienti in parte dalle collezioni d'arte contemporanea capitoline oltre che dal MAXXI, dal Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Peccidi Prato, da UniCreditSpA e collezioni private. Si va dal Volto del potere, con una sorprendente galleria di ritratti che mette insieme Krusciov, Kennedy, Obama e Ho Chi Min, al Volto del terrore con i tre dittaori del Novecento Hitler, Mussolini, Stalin. E poi l'identità maschile, il Culto del corpo e l'etica dello sport, gli Uomini visti dalle donne e una rassegna di film d'arte intitolata Un supermaschio, realizzata con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, (ANSA).
   

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