Lazio

Covid: bare al posto dei mezzi, cimitero Flaminio 'scoppia'

Associazione imprese funebri, non sappiamo dove portare feretri

Commemorazione dei Defunti al Verano

Redazione Ansa

 Bare sistemate all'interno di quello che era un rimessaggio degli automezzi o impilate una sull'altra nel piazzale coperto del forno crematorio. E' la situazione al cimitero Flaminio, il più grande di Roma, dove da giorni si accumulano i feretri delle persone che non riescono ad essere seppellite a causa, dicono le agenzie funebri, della lentezza dell'Ama nell'autorizzare le cremazioni.

"Per ogni funerale di cui dobbiamo occuparci - racconta all'Ansa Gianluca Fiori dell'Associazione imprese funebri riunite (Assifur) - dobbiamo affrontare l'incertezza, perché i depositi per le salme del cimitero Flaminio stanno scoppiando. L'Ama aveva prima annunciato che avrebbe fatto 350 cremazioni a settimana ma poi è scesa a 200, noi non sappiamo più dove portare le bare". Nelle stradine interne del cimitero, sostiene ancora Fiori, si sente sempre più l'odore forte e "con l'alzarsi delle temperature le cose non miglioreranno affatto.  Un'emergenza può essere un'emergenza per i primi 30 o 60 giorni - conclude - ma dopo un anno e mezzo non si può parlare di emergenza".
   

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