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Calcio: Trastevere, nessun 'complotto', fiducia in arbitri

'Rimostranze sabato scorso dovute solo a stato emotivo fine gara

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 APR - Un 'complotto' per evitare che il Trastevere, terza squadra della capitale che rappresenta il celebre rione, salga in Serie C ponendo quindi, una volta di più, all'attenzione l'annoso problema della mancanza di impianti sportivi adeguati a Roma e, nello specifico, l'assenza di un campo dove poter far giocare un club di terza serie. E' un teorema a cui in via della Lungaretta non vogliono credere, nonostante le perplessità suscitate da alcuni recenti arbitraggi nelle partite in cui ha giocato la squadra di Sergio Pirozzi.
    "Alcune testate giornalistiche hanno riportato la notizia di recriminazioni da parte di nostri dirigenti a seguito dell'arbitraggio, a loro dire sfavorevole alla squadra del Rione, - è scritto in una nota diffusa dal Trastevere -, sia nella gara di sabato scorso contro il San Donato Tavarnelle, che nelle due precedenti contro il Trestina e il Lornano Badesse. Il Trastevere calcio vuole ribadire che nutre la massima stima e fiducia nella classe arbitrale e nei suoi designatori". "Se qualche rimostranza vi è stata - continua il comunicato -, ciò è dovuto esclusivamente al particolare momento emotivo di un fine gara. Impensabile, invece, come è stato scritto, accostare presunti 'torti arbitrali' alla mancanza di uno stadio a Roma in caso di promozione del Trastevere in serie C; infatti, se è vero che una mancata vittoria finale della squadra del Rione risolverebbe, come d'incanto, lo spinoso problema dello stadio all'Amministrazione Capitolina, è inconcepibile ipotizzare una tale equazione".
    "Anzi, si coglie l'occasione per ringraziare l'assessore allo Sport Daniele Frongia e il presidente della Commissione Sport Angelo Diario - conclude la nota - per l'impegno che stanno dedicando all'ardua ricerca volta a consentire al Trastevere (o ad altre squadre romane) di poter giocare a Roma un campionato professionistico". (ANSA).
   

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