Lazio

Cinque morti in casa di riposo, intossicati dal monossido

Tra ipotesi intossicazione, altri 7 in ospedale

Foto d'archivio

Redazione Ansa

 Tragedia in una casa di riposo a Lanuvio, vicino Roma. Cinque ospiti sono morti e altre sette persone sono state trasportate in ospedale in gravi condizioni.
    L'allarme è stato dato da un addetto alla struttura che arrivando questa mattina ha trovato tutti i 12 presenti (due operatori sanitari e 10 ospiti) privi di sensi. Da chiarire le cause della morte.Tra le ipotesi una intossicazione da monossido di carbonio. 

 Sono in corso verifiche dei vigili del fuoco con apposite apparecchiature per rilevare eventuali sostanze nocive all'interno della casa di riposo. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

 "La struttura di Lanuvio, Villa Diamanti non è un Covid Center né una struttura di carattere sanitario, ma si tratta di una casa di riposo per anziani su cui erano in corso le indagini epidemiologiche da parte del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6 per un caso di positività riscontrato il 13 gennaio su un operatore socio-assistenziale della struttura", lo comunica l'Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio. "Operatori e ospiti erano stati tutti sottoposti a tampone il giorno seguente e ieri sera si è avuto riscontro di 3 operatori risultati positivi e 9 ospiti positivi - ha aggiunto l'Unita' di Crisi -.

Stamani, secondo quanto appreso dal direttore sanitario della Asl Roma 6, era prevista la presa in carico della Asl per i trasferimenti nei reparti Covid. Due operatori socio-assistenziali sono stati trasferiti, appena giunti sul posto i soccorsi, al Policlinico di Tor Vergata e cinque ospiti anziani al nuovo ospedale dei Castelli tutti con sintomi riconducibili a intossicazione da monossido di carbonio. Sono in corso i sopralluoghi da parte del competente Dipartimento di prevenzione della Asl Roma 6 e vi è un costante aggiornamento attraverso il direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda e il direttore sanitario della Asl Roma 6, Roberto Corsi".
   

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