Lazio

S. Cecilia, il mandolino di Avi Avital

Il musicista israeliano debutta con gli Archi dell' Accademia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 GEN - Il mandolinista israeliano Avi Avital, al debutto sul palcoscenico di Santa Cecilia, sarà protagonista del primo concerto del 2020 dell' Accademia Nazionale, mercoledì 8 gennaio alle 20.30 (Sala Sinopoli, Auditorium Parco della Musica). Avital incontrerà gli Archi di Santa Cecilia, diretti dal maestro Luigi Piovano, in un programma su brani di Vivaldi, Bach, Respighi e Rota. Il musicista - nelle incisioni come nei concerti - spazia in repertori barocchi, classici, jazz senza limiti alle sperimentazioni. Avital e l' ensembe di archi eseguiranno i Concerti per mandolino e archi RV 93 e RV 425 di Vivaldi e il Concerto italiano di Bach nella trascrizione di Antonio Piovano.
    Gli Archi di Santa Cecilia proporranno poi Antiche danze e arie di Respighi, composizione rappresentativa di una tendenza novecentesca legata alla trascrizione di opere della tradizione strumentale italiana del XVI e XVII secolo. Completerà il mosaico il Concerto per archi di Nino Rota.Primo mandolinista solista ad essere nominato per un Grammy Award classico, Avi Avital, 41 anni, è uno dei principali ambasciatori di questo strumento. Più di cento composizioni contemporanee, 15 delle quali Concerti, sono state scritte per lui. Artista esclusivo Deutsche Grammophon, ha realizzato quattro dischi per l'etichetta tedesca, tra cui 'Vivaldi' (2015) vincitore del premio ECHO Klassik. Si è esibito con orchestre e direttori prestigiosi. Nato a Be'er Sheva, nel sud di Israele, Avi Avital ha cominciato a studiare il mandolino a otto anni. Si è diplomato all'Accademia Musicale di Gerusalemme e al Conservatorio Cesare Pollini di Padova, dove ha studiato il repertorio mandolinistico originale con Ugo Orlandi. Vincitore del prestigioso Concorso Aviv di Israele nel 2007, Avi Avital è il primo mandolinista nella storia a ricevere questa onorificenza. (ANSA).
   

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