Lazio

Striscione che inneggia a Mussolini: indagati 8 ultrà della Lazio

I passanti hanno preso le targhe. Denunciato anche un tifoso interista

Redazione Ansa

Sono otto gli ultrà laziali identificati per aver preso parte al blitz neofascista vicino a piazzale Loreto, a Milano, denunciati dalla Digos per manifestazione fascista e che a breve saranno iscritti nell' inchiesta del capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili. Sono 29, complessivamente, gli ultras individuati e identificati.

Per il blitz di piazzale Loreto la Digos ha accompagnato in questura 28 persone, mentre un capo ultras laziale, Carlo C., di 53 anni, l'uomo che ha chiamato il "presente" al drappello, è stato identificato da un video. Di esse, 9 sono state denunciate, 8 per i fatti di piazzale Loreto, e 1 per il possesso di un manganello telescopico.

Si è saputo che alcuni passanti hanno preso il numero di targa di alcune macchine degli ultrà. Un ultrà interista è stato denunciato perché aveva un manganello.

    L'indagine sullo striscione fascista esposto a Piazzale Loreto terrà conto anche di altri episodi di violenza ultrà, anche fisica, come la rissa con un morto prima di Inter-Napoli del 26 dicembre. Gli inquirenti, infatti, stanno valutando anche l'ipotesi di associazione per delinquere per indagare sulle 'bande' di ultrà. Intanto, il pm Nobili, d'intesa col procuratore Francesco Greco, ha aperto un'inchiesta per manifestazione fascista.   

E sempre a Milano, la notte scorsa, è stata incendiata la corona posta accanto alla lapide che ricorda un partigiano, Carlo Ciocca. I danni sono stati limitati alla sola lapide che si trova in via Palmieri, nel popolare quartiere Stadera. Secondo la Polizia, intervenuta intorno a mezzanotte, ad appiccare il fuoco con un accendino sarebbe stata una sola persona vista allontanarsi in fretta da due testimoni che poi hanno spento le fiamme.

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