Lazio

Sequestro di due imprenditori: Casamonica condannato a 15 anni

Nuovo processo di appello, condannati anche Di Silvio e Di Silvi

Una toga in tribunale

Redazione Ansa

Condanne aumentate nel nuovo processo d'appello per Guerino Casamonica, Alfredo Di Silvio e Romolo Di Silvi, accusati del sequestro di due imprenditori, Massimo Ciampa e Victor Manuel Ramirez (il primo romano, il secondo colombiano), per liberare i quali - secondo l'accusa - fu chiesto un riscatto. La III Corte d'assise d'appello, presieduta da Mario Frigenti, ha infatti inflitto a tre imputati 15 anni di reclusione ciascuno, nel nuovo giudizio d'appello disposto dalla Cassazione. Condannati in primo grado a quattro anni di reclusione (solo Di Silvio a sei mesi in più per la detenzione di arma) per l'accusa di sequestro di persona 'semplice' finalizzato all'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, i tre si videro raddoppiate in appello le condanne (per Casamonica e Di Silvi 9 anni e 8 mesi di reclusione; per Di Silvio 10 anni) per il ripristino dell'originaria imputazione di sequestro di persona a scopo di estorsione. È stata la Cassazione nel giugno scorso ad annullare la sentenza, chiedendo a una nuova Corte d'assise d'appello di rivalutare il concorso nella detenzione dell'arma nonché di valutare la possibilità di attribuire a tutti gli imputati l'attenuazione prevista per il rito abbreviato non concesso in precedenza. 

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