Lazio

Raid in bar: chieste 3 condanne

Campidoglio no parte civile, tardiva la richiesta costituzione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 OTT -Tre condanne sono state chieste dalla Procura di Roma per appartenenti al clan Di Silvio imputati nel processo per il raid in un bar avvenuto il primo aprile scorso.
    Nel procedimento, che si svolge con il rito abbreviato, il Comune di Roma non è stato ammesso come parte civile in quanto tardiva la richiesta di costituzione. Il pm Giovanni Musarò ha chiesto di condannare a 6 anni Alfredo, a 5 anni e 8 mesi il fratello Vincenzo e a 2 anni e 8 mesi il nonno dei due, Enrico.
    I primi due sono accusati di lesioni e violenza privata, il nonno di minacce. A tutti è contestata l'aggravante del metodo mafioso. Antonio Casamonica, la quarta persona coinvolta nel raid avvenuto in un bar del quartiere Romanina ai danni del titolare e di una giovane disabile, ha scelto il rito ordinario.
    Il processo si svolge davanti ai giudici della sesta sezione penale e la seconda udienza è fissata per domani.
   

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