(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Amedeo Ciaccheri, eletto presidente dell'VIII municipio con una coalizione larga di centrosinistra al primo turno, ha presentato la sua giunta. Succede ad un minisindaco grillino, Paolo Pace, che si era dimesso a marzo del 2017. La vicepresidenza e l'assessorato alle Attività Produttive sono affidate a Leslie Capone, avvocato civilista al Foro di Roma che per due volte è stato caposegreteria dell'assessorato alle Attività Produttive di Roma Capitale e di quello all'Agricoltura della Regione. Nella giunta Ciaccheri c'è anche un assessorato dedicato ai Diritti LGBTQ e di genere, oltre che alle Politiche Sociali: è stato affidato ad Alessandra Aluigi. Michele Centorrino, invece, è assessore all'Ambiente, ai Rifiuti e ai Trasporti. Le deleghe alla Cultura, Politiche Giovanili, Bilancio e Patrimonio vanno al giornalista Claudio Marotta. All'architetto e dottore di ricerca in Pianificazione Urbana e Territoriale Patrizia Ricci va l'assessorato ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica. Politiche Educative e Scuola, infine, vanno a Francesca Vetrugno, insegnante e responsabile di un plesso del territorio, oltre che referente di molti progetti organizzati in collaborazione con Miur e Regione sulle tematiche della dispersione scolastica. Il primo consiglio si svolgerà il 5 luglio. I tre assessori di area dem sono Leslie Capone, Alessandra Aluigi e Michele Centorrino. Ma il Pd del municipio non è soddisfatto. E in una nota congiunta della segreteria del circolo municipale e degli eletti punta il dito contro una "giunta municipale delineata senza alcun confronto. Con l'auspicio che si possa comporre al più presto un quadro d'azione condiviso, chiediamo l'intervento del segretario romano affinché venga riconosciuto il giusto peso al Partito Democratico del territorio per il contributo determinante offerto alla vittoria della coalizione di centro sinistra". Mal di pancia anche in seno a Leu che ha parlato della "formazione della giunta" municipale "senza che mai ci fosse stata un'occasione di confronto all'interno della coalizione e con il presidente stesso sulle priorità programmatiche e sui criteri di formazione. Un modo di fare incomprensibile e sbagliato".(ANSA).