Lazio

Madre uccide la figlia dopo una lite, dà fuoco a casa e si suicida

A Cecchina, vicino a Roma. Ha accoltellato a morte la giovane e poi si è gettata nel vuoto

Redazione Ansa

Una donna di 43 anni e la figlia 18enne sono state trovate morte a Cecchina, vicino Roma, da vigili del fuoco e carabinieri intervenuti per spegnere un incendio divampato nel loro appartamento. La ragazza, che era sul pianerottolo di casa, è stata uccisa con una coltellata alla gola, mentre la madre sarebbe stata vista salire sulla terrazza della palazzina e lanciarsi giù. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri. Al momento l'ipotesi più accreditata sembrerebbe quella dell'omicidio-suicidio al culmine di una lite.

In base a quanto ricostruito finora dai carabinieri, dopo una lite la 43enne marocchina Saliha Marsli, che lavorava collaboratrice domestica, avrebbe preso un coltello da cucina con cucina e avrebbe ferito alla gola la figlia Yasmine, uccidendola. Poi avrebbe dato fuoco ai mobili dell'abitazione e, salita sulla terrazza della palazzina, si è buttata giù. Gli investigatori hanno ascoltato a lungo i vicini che hanno sentito madre e figlia litigare. L'appartamento è stato completamente distrutto dall'incendio. 

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