(ANSA) - ROMA, 8 APR - Se oggi persino l'idea di Inferno
traballa, il Purgatorio da tempo non ha vita facile. Inteso non
come luogo ma come condizione metafisica per l' espiazione dei
peccati è ormai finito nel dimenticatoio. Quasi nessuno, anche
dagli altari, ne parla più. Eppure, a Roma un avamposto di
resistenza c'è. Chiamarlo "Piccolo museo delle anime del
Purgatorio" può suonare eccessivo. Più semplicemente è una teca
sulla parete di una sagrestia con le pagine di vecchi libri di
preghiere o parti di indumenti su cui spiccano i segni a fuoco
di mani o tracce attribuite ad anime che chiedono preghiere.
Questa raccolta di reperti, una ventina in tutto, richiama
italiani e stranieri anche di altre confessioni nella chiesa del
Sacro Cuore del Suffragio, a pochi passi dal maestoso edificio
della Cassazione, sul lungotevere che guarda Castel S. Angelo e
poco più in là il Vaticano. Il numero dei cimeli si è ridotto a
quelli davvero considerati autentici in base alle dichiarazioni
dei testimoni e alla valutazione del vescovo
Musei, a Roma le anime del Purgatorio
Nella sagrestia di una chiesa la raccolta di tracce e segni