(ANSA) - ROMA, 11 GEN - "La Corte di Appello di Roma oggi
condanna l'intera attività di rappresentanza del Sindaco della
Città Eterna". Così l'ex sindaco Pd di Roma Ignazio Marino dopo
la sentenza d'appello che ribaltando l'assoluzione di primo
grado lo condanna a due anni per peculato nella cosiddetta
vicenda degli scontrini. "In pratica i giudici sostengono che in
28 mesi di attività, il Sindaco non abbia mai organizzato cene
di rappresentanza ma solo incontri privati. Un dato che
contrasta con la più ovvia realtà e la logica più elementare -
dice Marino -. Non posso non pensare che si tratti di una
sentenza dal sapore politico proprio nel momento in cui si
avvicinano due importanti scadenze elettorali per il Paese e per
la Regione Lazio". "Sono amareggiato anche se tranquillo con la
mia coscienza - prosegue - perché so di non aver mai speso 1
euro pubblico per fini privati. Con lo Studio Musco continuerò
la mia battaglia per la verità e la giustizia in Cassazione".
Marino: caso scontrini,sentenza politica
'Mai speso un euro pubblico per fini privati,continuo battaglia'