Lazio

Su bomba a ps indaga pool antiterrorismo

La Procura di Roma attende informativa dalla Digos

Redazione Ansa

Atto di terrorismo con ordigno esplosivo. Per questa ipotesi di reato la procura di Roma procede dopo la bomba molotov lanciata ieri sera contro il commissariato Prati. Un gesto di difficile attribuzione e che, per la prima volta estende gli accertamenti anche alle formazioni ultras della capitale. Il commissariato Prati, infatti, gestisce l'ordine pubblico in occasione delle partite di Lazio e Roma.

Gli accertamenti, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale, saranno affidati al pm Sergio Colaiocco. Il pool anti-terrorismo è al lavoro. Nessuna pista, al momento viene trascurata dagli inquirenti, mentre gli investigatori setacciano i filmati delle telecamere a circuito chiuso della zona alla ricerca di elementi utili per identificare la persona che, a volto coperto da casco, a bordo di uno scooter, ha lanciato la bomba.

Un episodio che arriva a pochi giorni di distanza dall'esplosione di un ordigno rudimentale, dotato di timer, davanti alla stazione dei carabinieri San Giovanni. Il gesto del 7 dicembre scorso rivendicato dal Fai-Fri (Federazione anarchica informale- Fronte rivoluzionario internazionale). Il questore di Roma, Guido Marino, si è recato stamane al commissariato, dove ieri sera è stata lanciata una molotov contro un furgone della polizia, per esprimere solidarietà ai poliziotti e augurare loro buon lavoro per il match di stasera all'Olimpico Roma-Cagliari. Il mezzo danneggiato dalla molotov, sarà comunque utilizzato nel servizio allo stadio.

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