Lazio

Ambulante morto: prima fase esami,Tac esclude fratture

Domani esame autoptico proseguirà con altri accertamenti. Corteo aperto da parenti e amici di Maguette

Ambulante morto: sit-in, 'giustizia, stop a squadre vigili'

Redazione Ansa

Dalla Tac effettuata oggi sul corpo di Magatte Niang, il senegalese 54enne morto sul lungotevere de' Cenci a Roma durante un'operazione antiabusivismo commerciale dei vigili, non emergerebbero fratture ed elementi compatibili con un decesso causato da investimento o da un evento violento. E' quanto si apprende al termine della prima fase dell'autopsia svolta nell'istituto di medicina legale della Sapienza.
L'autopsia proseguirà domani anche se l'esame strumentale di oggi sembra confermare l'ipotesi della morte naturale. 

Al grido di 'Vogliamo giustizia' è cominciato il corteo per ricordare l'ambulante senegalese. Ad aprirlo, i parenti e gli amici dell'uomo. Dopo il sit-in in piazza Santi Apostoli a cui hanno partecipato militanti e dirigenti dell'Usb e di Rifondazione comunista, associazioni antirazziste, attivisti del movimento per la casa e rappresentanti di comunità del Nord Africa, dello Sri Lanka e sudamericane, gli organizzatori hanno deciso di incontrarsi anche oggi e fare un corteo da piazza Vittorio al Campidoglio. Tra i cartelloni che i manifestanti portano si può leggere 'Il decreto Minniti è guerra ai poveri', 'Basta sceriffi nella nostra città', 'Maguette lotta con noi', 'Basta retate' e 'La nostra sicurezza è la città solidale'. Presenti anche i militanti di 'Roma non si vende' e i movimenti per il diritto alla casa.

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