Lazio

25 aprile, Cuneo ricorda eroi di Boves

Ignazio Vian ricordato con don Benevelli, il prete partigiano

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 APR - Fece il possibile e l'impossibile per evitare morti inutili, difese strenuamente, con i suoi uomini, i civili vessati dai nazifascisti. Torturato ripetutamente fino ad essere spinto a un tentativo di suicidio, fu impiccato infine nel centro di Torino, il 22 luglio del 1944.
    In una vetrina del Museo della Liberazione di via Tasso, a Roma, c'è un pezzo di pane con due parole scritte in prigione nell'agonia: 'coraggio mamma'. Tra le tante storie della Liberazione, in questo 25 aprile Cuneo ricorda quella di Ignazio Vian, ufficiale dell'esercito che, dopo l'eccidio di Boves, poco dopo l'armistizio, si mise a capo di una delle prime formazioni partigiane italiane. Un ricordo che si ripete ogni anno ma enfatizzato quest'anno per la coincidenza con i 100 anni dalla nascita dell'eroe di Boves e con la morte, avvenuta pochi mesi fa a 93 anni, del compagno e amico don Aldo Benevelli. La loro amicizia fu un ritratto e un simbolo del rapporto tra mondo cattolico e Resistenza, e della sopravvivenza di valori condivisi.
   

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