Lazio

Caso scontrini, assolto l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino che attacca: "A pagare è stato il Paese"

L'ex primo cittadino: 'Ristabilita la verità'. Cadono le accuse di peculato, truffa e falso

Redazione Ansa

L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino è stato assolto dall'accusa peculato, truffa e falso nell'ambito del processo sul caso scontrini e le consulenze della Onlus Imagine. La procura aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi.

Marino è stato assolto "perché il fatto non costituisce reato" in merito alla vicenda della Onlus Imagine, e "perché il fatto non sussiste" per quanto riguardo la contestazione di peculato. Nei suoi confronti le accuse erano di falso, peculato e truffa. La decisione è stata presa dal gup Pierluigi Balestrieri. Oggetto del processo 56 cene, per circa 13 mila euro, pagate dall'ex sindaco con la carta di credito, e la predisposizione di certificati che attestavano compensi destinati a collaboratori fittizi o inesistenti che avrebbe procurato alla Onlus un ingiusto profitto di seimila euro.

 L'affondo del sindaco dopo l'assoluzione - "Il conto di certe azioni le paga il paese, soprattutto quando riguardano la capitale di Italia. Qualcuno ora si dovrebbe guardare allo specchio e capire se ha la statura di statista e farsi un esame di coscienza". Così Marino nel corso di una conferenza stampa dopo la sua assoluzione riferendosi alla decadenza della sua giunta un anno fa dopo che i consiglieri Pd si dimisero davanti al notaio.  "Ho il dovere morale di continuare ad impegnarmi per il mio paese e la mia città", ha aggiunto Marino, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano del suo futuro politico.

 

Lasciando il tribunale, dopo la sentenza di assoluzione, Marino, visibilmente commosso, aveva già espresso la sua felicità per la sentenza. "Me lo aspettavo, sapevo di essere innocente, di fronte ad accuse così infamanti da media e politica è stata finalmente ristabilita la verità".

 

 

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