Lazio

Sit-in centri anti-violenza, Raggi le riceve

Sotto Campidoglio contro chiusura strutture per donne, sindaco si impegna

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 GIU -  Il sindaco di Roma Virginia Raggi "ha garantito il proprio impegno nella salvaguardia dei centri, che considera prioritari e fondamentali". Questo l'esito dell'incontro avuto con una delegazione di manifestanti in protesta oggi in piazza del Campidoglio contro la chiusura dei centri anti-violenza per le donne. Al centro dei colloqui, fanno sapere dall'entourage del sindaco, la scadenza di alcune proroghe su alcuni centri e la richiesta della delegazione di procedere ad ulteriori proroghe. Raggi ha chiesto loro di inviare i documenti specifici dei centri in questione al fine di analizzarli già nelle prossime ore. "È mia intenzione fare il possibile affinché ogni donna a Roma si senta finalmente protetta e sostenuta", commenta Raggi tra le cui intenzioni, fanno sapere da Palazzo Senatorio, c'è quella di "rafforzare e incrementare gli sportelli antiviolenza aprendo, al contempo, percorsi di prevenzione sul piano sociale".


E' salita in Campidoglio per incontrare il sindaco di Roma Virginia Raggi una delegazione, formata da sei donne, dei manifestanti in protesta da ore in piazza del Campidoglio contro la chiusura del servizio Sos donna e dei centri antiviolenza

In piazza per dire no alla chiusura del servizio Sos donna e dei centri anti-violenza. Protesta sotto il Campidoglio di diverse associazioni. Tra gli striscioni portati in piazza 'Le strade libere le fanno le donne che le attraversano', 'Guai a chi ci tocca', 'La violenza contro le donne è un crimine', 'Chiudere Sos Donna uguale omissione di soccorso', 'Il sangue delle donne è nelle case e sulle strade.
    No alla chiusura dei centri antiviolenza'. "Sono numerosi i centri antiviolenza che offrono un servizio a copertura di carenze di questa città - dice Dalila Novelli, presidente onoraria di Assolei dal 1993 operante a Roma - A fronte di tanti femminicidi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio attacco da parte del Comune di Roma che sta inviando alle associazioni lettere per riappropriarsi di beni che ci hanno assegnato per la nostra funzione sociale. Chiediamo al sindaco e alle consigliere di prendere in mano la situazione. Ci aspettiamo dalla Raggi, in quanto donna, una sensibilità maggiore".
   

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