Lazio

Roma: procura apre fascicolo su spese Sindaco Marino

Non c'è ipotesi di reato né iscrizioni al registro degli indagati. Esposti FdI e M5S

Il Sindaco di Roma Ignazio Marino

Redazione Ansa

Da Filadelfia alla procura di Roma è stato breve il viaggio delle ricevute di Ignazio Marino. I pm hanno aperto un fascicolo sulle spese di rappresentanza del sindaco a seguito degli esposti presentati da M5s e Fratelli d'Italia. Per ora senza indagati né ipotesi di reato. Ma la mossa obbligata dei magistrati romani è destinata a tenere accesa la polemica politica sull'uso della carta di credito del Campidoglio da parte di Marino. E anche la Corte dei Conti indaga, dopo aver ricevuto esposti da M5S e Lista Marchini. "Quello che dovevamo dire l'ha già detto il Campidoglio", ha dichiarato oggi il sindaco, che ieri ha minacciato querele sulla questione dei viaggi e delle cene di rappresentanza, secondo lui tutti giustificati e rendicontati.

Dopo aver messo sul sito del Comune tutte le ricevute dall'insediamento nel 2013. Marino in un'intervista ha poi ribadito che nel 2023 - nel caso venisse rieletto - lascerà la politica, aggiungendo che si trasferirà a Sidney, in Australia. "Non nasco politico e non morirò politico", ha garantito il chirurgo del Pd. Il fascicolo sulle spese di Marino è affidato al pm Roberto Felici del pool reati contro la pubblica amministrazione guidato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Negli esposti di FdI e M5S si ipotizza il reato di peculato, cioè dell'uso privato di soldi pubblici. Quello contestato all'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco 'Batman' Fiorito. A corredo degli atti sono stati depositate in procura alcune ricevute di spese ritenute sospette dai denuncianti. I pm potrebbero decidere di esaminare le spese fatte. L'attenzione dei gruppi di opposizione si concentra su pranzi e cene con medici, chirurghi stranieri e parlamentari vari, spesso in locali vicino casa del sindaco e in giorni festivi, la cui rilevanza istituzionale secondo loro non sarebbe chiara. "Erano tutte spese istituzionali, incontri e cene fatte per affrontare i problemi della città - dice Marino al settimanale 'Chi' - E questo succede ovunque, anzi, Roma con me spende meno che in passato e certamente in linea con le altri grandi città". Per il capogruppo M5S in Campidoglio Daniele Frongia, però, "i sindaci delle altre grandi città non hanno la carta di credito".

Secondo il Campidoglio Marino "in 25 mesi ha speso in media 773 euro mensili per rappresentanza e 1.016,43 per missione". Marino ha affermato però di aver raccolto "oltre 13 milioni di euro" grazie ai suoi incontri con mecenati di varie parti del mondo. M5S ha presentato un'interrogazione per sapere dove sono finiti questi soldi. Intanto sull'annuncio del sindaco di voler andare a Sidney una volta lasciata la politica, Francesco Storace vicepresidente della Regione Lazio per La Destra ironizza: "Annuncio veltroniano. Non andrà in Australia, perché i canguri non rilasciano scontrini". Ma il 2023 è lontano, mentre l'affaire spese è il presente.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it