Lazio

Paolo e Nicola Bulgari a giudizio per evasione fiscale

Processo assieme ad altre undici persone

Redazione Ansa

Rinviati a giudizio per evasione fiscale Paolo e Nicola Bulgari, eredi dello storico marchio del lusso made in Italy. Lo ha deciso il gip di Roma Bernadette Nicotra che ha mandato a processo altre undici persone per un presunta maxievasione. Nei confronti dei Bulgari l'accusa è dichiarazione fraudolenta in qualità di azionisti qualificati e soci storici del gruppo. Il processo è stato fissato al prossimo ottobre. L'indagine, avviata nel 2013, portò gli uomini della guardia di finanza di Roma ad effettuare un maxisequestro di beni pari a 46 milioni di euro. Sigilli furono posti anche ad uno degli storici uffici del gruppo in via Condotti, nel cuore del centro storico di Roma.

Per gli inquirenti, coordinati dai pm della Procura di Roma, i vertici di Bulgari avrebbero creato, dal 2006, una costellazione di società all'estero in modo da frodare l'erario italiano. In base a quanto accertato dai pm di piazzale Clodio, la strategia scelta dai vertici della holding del lusso era basata sulla riallocazione dei margini mondiali di guadagno del gruppo Bulgari (differenziale tra ricavi e costi delle vendite), tramite controllate estere, in stati diversi dall'Italia: Svizzera, Olanda ed infine in Irlanda.  L'Irlanda era stata individuata come ''meta finale'' della pianificazione fiscale del gruppo. A tale scopo è stata creata la Bulgari Ireland Ltd (Beire) controllata al 100% dall'italiana Bulgari Spa, con il compito, solo apparente, di immagazzinare, conservare e spedire i prodotti finiti sia verso le società commerciali del gruppo che presso i distributori terzi di tutto il mondo. 

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