Lazio

Prostituzione, Marino: ''Amministrazione deve dare risposte''

''Severità esemplare per chi sfrutta''. Il prefetto di Roma: ''No zone a luci rosse, sarebbe favoreggiamento''

Carabinieri all'Eur in controlli antiprostituzione

Redazione Ansa

"Io credo che l'amministrazione della città deve dare risposte. Non può rimanere in silenzio e non può chiudersi nella semplice scrittura di intellettuali che scrivono editoriale". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino interpellato a margine di una cerimonia sui martiri delle Foibe sulla proposta di zone di tolleranza per la prostituzione. A chi gli chiede un commento sul "no" del prefetto Giuseppe Pecoraro risponde: "Non ho commenti da fare perché non sono un esegeta delle parole altrui, ho fatti da porre all'attenzione della città e delle forze politiche che giustamente si stanno interrogando".

Marino, severità esemplare per chi sfrutta

"Mi sono sempre espresso con parole di grande severità nei confronti di ogni fenomeno che porti alla tratta degli esseri umani e alla commercializzazione del corpo delle persone. Chi sfrutta il corpo delle donne, soprattutto quando sono minorenni, dovrebbe essere punito con una severità esemplare". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino a margine di una cerimonia per i martiri delle Foibe, interpellato sul progetto di zone di tolleranza della prostituzione.

"Non si possono fare, perché significherebbe ammettere la prostituzione, cioè dire che la prostituzione è lecita". Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro interpellato a margine del Consiglio straordinario sulla sicurezza sulla proposte di zone di tolleranza nella Capitale. "Nel momento in cui si indicano delle zone significa favoreggiamento, cioè indurre a fare prostituzione in quelle zone".

Secondo Pecoraro per cambiare questa situazione "servirebbe una legge diversa. E' una materia molto delicata per cui servirebbe sicuramente un dibattito in Parlamento e in commissione parlamentare per arrivare a una normativa che modifichi la legge Merlin".

Prefetto Roma: Cc in periferia, polizia in centro - "Per migliorare a Roma la situazione bisogna revisionare i presidi, che ora si sovrappongono: i carabinieri in periferia, la polizia al centro. Sono entrambi d'accordo e bisogna lavorare per questo. Al momento la situazione è di un centro storico affollato di polizia e carabinieri e di una periferia scoperta". Lo ha detto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, durante la seduta straordinaria dell'Assemblea capitolina sul terrorismo. "Senza cambiare i presidi non cambiamo la percezione di sicurezza", ha affermato.

Terrorismo, no segnali ma attenzione alta -"Nessun segnale specifico, Roma come Parigi deve continuare a vivere". Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro intervenendo all'assemblea capitolina straordinaria sulla sicurezza, sulle "azioni di controllo e prevenzione a Roma collegate agli avvenimenti di terrorismo internazionale accaduti a Parigi". Per il prefetto però, nonostante questo "l'attenzione deve rimanere alta perché dall'11 settembre le cose sono cambiate".

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