Lazio

Terrorismo:pg Roma, Mafia Capitale ha corrotto politici

Marini, sistema ampiamente strutturato, capillare e invasivo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 GEN - "La situazione della giustizia penale nel distretto di Roma si è ulteriormente aggravata. L'esempio emblematico è rappresentato dall'inchiesta Mafia Capitale dalla quale è emerso un sistema di complicità tra politica e criminalità, ampiamente strutturato, capillare e invasivo". E' quanto afferma il procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma, Antonio Marini, nella sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Il magistrato ha aggiunto che "l'inchiesta sul clan Carminati ha messo in luce il crescente intreccio tra mafia e corruzione, che costituiscono i due mali endemici della nostra società. Ha svelato l'esistenza di un'organizzazione di tipo mafioso capace di intimidire e corrompere politici di ogni schieramento". "Non v'è dubbio - prosegue Marini - che tali vicende finiscono per alimentare la sfiducia nella capacità della politica, inquinata sempre più da pratiche corruttive, a risolvere il grave fenomeno della corruzione nel nostro Paese".  Parlando del terrorismo di matrice jihadista a Roma, Marini aggiunge: "E' bene non sottovalutare il pericolo e tenere alta la guardia.  Fra i principali fattori di rischio - aggiunto il pg - v'è l'accensione improvvisa di cellule dormienti. Parimenti preoccupante è il fenomeno dei foreign fighters. E' auspicabile l'istituzione di una Procura Nazionale Antiterrorismo".

 


   

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