Lazio

Procura Roma, carcere duro per Carminati

A breve iniziativa pm per 41 bis a ministero Giustizia. Prefetto Pecoraro: 'Articoli al limite della diffamazione. A Buzzi dissi no'

L'arresto di Carminati

Redazione Ansa

La procura di Roma vuole il carcere duro per Massimo Carminati, accusato di essere il capo della cupola mafiosa della capitale. A breve la richiesta di applicazione del cosiddetto 41 bis da parte di piazzale Clodio arriverà al dicastero della Giustizia. Carminati è attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo (Udine).  Il premier Matteo Renzi ha incontrato stamattina a Palazzo Chigi il presidente dell'Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone. Al centro del confronto è immaginabile che il presidente del Consiglio abbia chiesto aggiornamenti sull'Expo e sul lavoro che il magistrato sta facendo al Campidoglio dopo l'inchiesta su mafia capitale.

Prefetto Pecoraro: 'Articoli al limite della diffamazione. A Buzzi dissi no'  - "Oggi sono state scritte inesattezze se non addirittura articoli di stampa al limite della diffamazione. A Buzzi dissi no. Voglio difendere l'operato dell'ufficio immigrazione della prefettura che ha fatto un lavoro improbo". Così il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, in una conferenza stampa convocata per replicare ad alcuni articoli di stampa che lo tirano in ballo pubblicando una lettera con un "via libera ad una convenzione con la cooperativa Buzzi per l'arrivo dei profughi a Castelnuovo di Porto". a missiva è stata pubblicata dal Corriere della Sera e dal Messaggero. "La prefettura di Roma - si legge in uno degli articoli- diede il via libera alla stipula di una convenzione con la cooperativa di Salvatore Buzzi per la gestione dell'emergenza legata all'arrivo dei profughi a Castelnuovo di Porto, paesino alle porte della capitale. Un documento datato 18 marzo 2014 - allegato agli atti dell'inchiesta sull'organizzazione mafiosa guidata, secondo i magistrati, dallo stesso Buzzi e dall'ex estremista dei Nar Massimo Carminati - sembra smentire la versione ufficiale fornita dal prefetto Giuseppe Pecoraro che aveva detto subito, e poi ribadito di fronte alla commissione parlamentare Antimafia, di aver rifiutato la proposta di Buzzi". Secondo i due quotidiani "dimostra che subito dopo l'incontro avvenuto a Palazzo Valentini fu avviata la procedura per inviare i migranti nella struttura di accoglienza situata a Borgo del Grillo".


   

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