Lazio

Omicidio Fanella, Macchi: 'Io abbandonato per ordine Mokbel'

Mandante sequestro intercettato. E moglie allude a Carminati

Your browser doesn't support HTML5 video.

Redazione Ansa

""Ma che so scemi questi...io porto i soldi, faccio la congiura, volete eliminarmi qua? (...) Io penso che veramente è un complotto, pure a loro gliel'hanno ordinato quelli là di Mokbel a farla questa cosa qua...". Emanuele Macchi di Cellere, considerato uno dei mandanti del tentato sequestro finito in omicidio di Silvio Fanella, parla così alla moglie Marinella Rita in una conversazione intercettata dalla squadra mobile di Roma il 26 novembre scorso nel carcere di Rebibbia. Macchi di Cellere, ex terrorista dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar), detenuto per altri reati, teme di essere accusato dell'assassinio del cassiere del gruppo di Gennaro Mokbel. Con la moglie si lamenta delle sue condizioni di salute e del fatto che gli avvocati non si impegnano abbastanza. La donna, dopo avergli riferito di aver chiamato Francesca Mambro (leader storico dei Nar con Giusva Fioravanti) senza riuscire a parlarci, fa riferimento secondo la polizia a Massimo Carminati.

    "Ha detto (Raimondo Bertoncelli, altro ex camerata, ndr) 'so tutti terrorizzati, non si può più parlare con nessuno, hanno detto che mettono i trasponder sotto le macchine" - dice Rita -.    Vabbè, fanno le indagini, lo sapevamo, che è cambiato?...dico chi è che sparge sto terrore a Roma?". E ancora la moglie di Macchi di Cellere: "Dice 'eh, i soliti...'...dico 'dì perchè un conto è questo (si copre con la mano l'occhio destro alludendo a Massimo Carminati annota la polizia)". Più avanti Macchi di Cellere commenta: "...tutti mokbelliani". Mokbel, condannato in primo grado per la truffa da due miliardi di euro a Fastweb e Telecom, secondo la mobile aveva un credito di un milione con Manlio Denaro, arrestato oggi come mandante del delitto Fanella assieme a Macchi di Cellere.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it