Lazio

Opera Roma, CdA rilancia la palla ai sindacati: "Fate una proposta"

Ieri la riunione: stanziati 25 milioni di euro dalla legge Bray

Redazione Ansa

 Tre ore di Consiglio di amministrazione del Teatro dell'Opera di Roma per rilanciare la palla ai sindacati e provare a evitare il licenziamento dei 182 componenti di orchestra e coro. "Le rappresentanze sindacali non hanno presentato alcuna proposta alternativa a quella assunta dal Cda della Fondazione, che punti a superare i problemi economici, organizzativi e di produttività", scrive il Cda in un comunicato. "Nel Cda dell'Opera e' emersa la volonta' unanime di riaprire il rapporto con l'orchestra e il coro - dice il consigliere Simona Marchini -, ma deve arrivare da loro una proposta concreta. Noi speriamo di arrivare a un'alternativa ai licenziamenti. C'e' ancora la possibilità che restino interni al Teatro". "Il Cda conferma la sua disponibilità a valutare, con la massima apertura e interesse, eventuali proposte dei sindacati dei lavoratori - si legge nella nota diffusa - prima dello scadere dei 75 giorni previsti dalla legge".

Il Cda riunitosi in Campidoglio con il sindaco Ignazio Marino, presidente, e il sovrintendente Carlo Fuortes, ha reso noto che con la legge Bray sulle fondazioni liriche sono stati messi a disposizione dell'Opera 25 milioni per il risanamento.

"L'impegno profuso ha trovato un concreto riconoscimento da parte del Ministero" della Cultura, si legge nella nota. Viene anche ricordato che il Campidoglio ha stanziato per il Teatro oltre 45 milioni nel piano di rientro dal deficit 2014-2016. Il prossimo Cda è stato fissato al 24 novembre.

Anche durante la riunione in Campidoglio si sono susseguiti gli incontri informali delle forze politiche con sindacati e gruppi di lavoratori per cercare di avvicinare le due parti.

Alcuni musicisti dell'Opera hanno incontrato il coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo (Pd), al quale hanno spiegato come secondo loro molte informazioni fornite dall'Opera siano fuorvianti o palesemente false, secondo quanto riferito.

Esponenti di Sel molto impegnati nella vertenza si sono detti ottimisti per una conclusione meno negativa dei 182 esuberi.

Intanto però il clima resta teso e c'è tra gli artisti chi definisce "intimidatorio" l'atteggiamento della dirigenza, dopo il licenziamento in tronco di un corista e sindacalista con l'accusa di aver timbrato il cartellino al posto della moglie.

Due sere fa alla prima del Rigoletto orchestra e coro avrebbero rinunciato a iniziative simboliche nel timore di "una claque pronta a contestarci" e di ritorsioni, ha affermato un cantante.

Azienda e sindacati torneranno comunque a incontrarsi venerdì. Per oggi la Slc-Cgil ha annunciato la distribuzione di cartoline sul tappeto rosso del Festival del cinema di Roma

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