Lazio

Roma, aumenta tassa rifiuti. Stangata sulla seconda casa

Assemblea capitolina approva delibere propedeutiche al Bilancio

Redazione Ansa

Aumentano le tasse per i romani. L'assemblea capitolina ha dato il via libera alla delibera propedeutica al Bilancio che porta la Tasi sulla prima casa al 2,5 per mille e quella per la seconda casa al massimo, vale a dire lo 0.8 per mille. "La prima rata dovrà essere pagata entro il 16 ottobre. La seconda, che coinciderà con l'Imu, il 16 dicembre", afferma il presidente della commissione capitolina Bilancio Alfredo Ferrari.

Il documento prevede quindi l'aliquota pari al 2,5 per mille per le abitazioni principali e relative pertinenze non soggette ad Imu con le seguenti detrazioni: 110 euro agli immobili con rendita iscritta in catasto sino a 450 euro; 60 euro agli immobili con rendita tra 451 euro e 650 euro; 30 euro agli immobili con rendita tra 651 e 1.500 euro;​ aliquota pari all'1 per mille per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9 e relative pertinenze. A tali unità immobiliari e relative pertinenze si applica una detrazione di 30 euro rapportata al periodo dell'anno durante il quale si protrae la destinazione ad abitazione principale; aliquota pari all'1 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale;​ aliquota pari allo 0,8‰ per tutti gli altri immobili.

Aumenta anche la Tari: +4%
La tassa sui rifiuti aumenterà del 4%, per un valore di 17 euro sulla tariffa massima. "Secondo i primi calcoli fatti - spiega il presidente della commissione capitolina Bilancio Alfredo Ferrari - Con il piano di rientro ci sarà un efficientamento di 90 milioni di euro che potrà portare ad una riduzione della tariffa in sede di assestamento al bilancio ad ottobre". La delibera approvata prevede tra l'altro di "prendere atto che per l'anno 2014 i costi per il servizio di gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani ammontano ad euro 787.160.000,00 la cui copertura, anche per effetto dell'allargamento della base imponibile, viene garantita dalle entrate derivanti dalla Tassa sui Rifiuti di pari importo".

Roma, però, non riesce ancora ad uscire dal caos nella raccolta dei rifiuti. E dal parlamento arriva un aiuto grazie ad un emendamento dei relatori al dl competitività, all'esame delle commissioni al Senato, che prevede poteri speciali nel Lazio sul fronte rifiuti sia per il governatore Nicola Zingaretti, sia per il sindaco di Roma Ignazio Marino.

L'emendamento prevede la possibilità di adottare ordinanze urgenti per la gestione dei rifiuti, compresa la requisizione in uso degli impianti, sia per il presidente della Regione sia per il sindaco di uno dei comuni del Lazio. L'iniziativa, ha spiegato l'assessore regionale competente Michele Civita, "è legata al problema dell'interdittiva data al Colari e quindi al rischio che non si potessero più continuare a conferire i rifiuti nei suoi impianti". Insomma la situazione creatasi con l'obbligata chiusura di Malagrotta e l'inchiesta che ha coinvolto Manlio Cerroni, ex patron della megadiscarica e degli annessi impianti della società Colari, continua nel suo strascico di problemi. E l'emendamento può dare la possibilità di requisire gli impianti e utilizzarli.

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