Lazio

Baby prostitute, a Roma chiesto processo per otto

Per lo sfruttamento delle due ragazzine fatte prostituire in un appartamento ai Parioli

L'interno dell'appartamento dove cinque italiani, arrestati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, facevano prostituire due ragazzine italiane di 14 e 15 anni

Redazione Ansa

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di otto persone per lo sfruttamento delle due ragazzine fatte prostituire in un appartamento ai Parioli. I reati contestati, a seconda delle posizioni,sono sfruttamento della prostituzione,cessione di droga, estorsione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile.

Il procuratore aggiunto Maria Monteleone ed il sostituto Cristiana Macchiusi hanno chiesto il processo per Mirko Ieni, ritenuto il promotore del giro di prostituzione, Nunzio Pizzacalla, Mario De Quattro, la madre di una delle ragazzine, ed i clienti Riccardo Sbarra, Marco Galluzzo, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone.

Per Ieni e Pizzacalla l'accusa è sfruttamento della prostituzione minorile e per Ieni anche di cessione di droga. A Sbarra è accusato di possesso di materiale pedopornografico; De Quattro di una tentata estorsione: ha cercato di farsi dare 1.500 euro per non diffondere il filmato di un rapporto. Galluzzo, è accusato di aver ceduto cocaina in cambio delle prestazioni.

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