Friuli Venezia Giulia

Pace e lavoro, il Primo maggio dei sindacati a Monfalcone

Cgil, Cisl e Uil insieme, in piazza anche la comunità bengalese

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 30 APR - L'Europa, ancora una volta, al centro della Festa del lavoro: a 20 anni esatti dal raduno nazionale dei confederali a Gorizia, città di confine, domani i sindacati saranno di nuovo in Friuli Venezia Giulia, nella Mitteleuropa. L'appuntamento è alle 10 a Monfalcone (Gorizia), in piazza della Repubblica.
    Ma se il primo maggio 2004 si festeggiava lo storico allargamento a est dell'Unione, oggi il mondo del lavoro guarda all'Europa, prossima alla scadenza elettorale, chiedendole un maggiore protagonismo nella ricostruzione di un futuro all'insegna della pace e della giustizia sociale. "Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale" è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il primo maggio in una città "non solo di confine - spiegano le segreterie regionali - ma anche simbolo, con i suoi cantieri, il tessuto demografico e le tensioni, delle sfide, delle difficoltà e delle contraddizioni con cui deve fare i conti oggi il nostro tessuto economico, occupazionale e sociale. Sfide e difficoltà che riguardano anche la sicurezza, in un Paese e una regione che anche quest'anno vedono aumentare il numero di infortuni e di morti sul lavoro". Ultima in ordine di tempo la morte di un operaio, oggi a Fiume Veneto (Pordenone), colpito da una gru e precipitato.
    Domani non sono previsti cortei. Annullata anche la sfilata "parallela" organizzata dalla comunità bengalese: i lavoratori stranieri dell'appalto si uniranno ai colleghi in piazza della Repubblica. Un segnale di convergenza sui temi del lavoro, in una città in cui l'integrazione talvolta fa fatica a decollare, come dimostrano, ad esempio, i contenziosi in corso tra Comune e centri culturali islamici per l'utilizzo dei luoghi di culto.
    Gli interventi dei segretari generali saranno concentrati tra le 12 e le 13. Per primo parlerà Pierluigi Bombardieri (Uil), seguito da Luigi Sbarra (Cisl). A chiudere sarà il leader della Cgil Maurizio Landini.
    Sullo sfondo rimane il decreto primo maggio voluto dal governo e presentato proprio ieri a Roma ai sindacati.
    "Servirebbero più politiche industriali e più interventi strutturali, perché i bonus poi finiscono, e bisogna andare a trovare i soldi", afferma Bombardieri, commentando gli incentivi alle assunzioni annunciati dall'esecutivo. "Al pacchetto del governo do un quattro e mezzo", aggiunge. Sbarra chiede di "investire di più sulla sicurezza del lavoro" e "una nuova politica dei redditi che aiuti ad aumentare i salari dei lavoratori". Ieri Landini, impegnato a Palermo, non ha partecipato all'incontro. (ANSA).
   

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