Friuli Venezia Giulia

Riccardi su disabilità, consolidare assistenza socio-sanitaria

L'assessore regionale alla Salute all'assemblea di Consulta Fvg

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 27 APR - "L'approvazione all'unanimità della nuova legge regionale sulla disabilità, divenuta punto di riferimento in Italia, è un grande risultato perché pone dei punti fermi rispetto alla condizione di vita dei disabili, ma per ottenere la sua completa applicazione è necessario superare ancora alcune resistenze, andando oltre al modello 'ospedale centrico' per consolidare quello dell'assistenza socio-sanitaria articolata attraverso percorsi di prevenzione e presa in carico delle persone". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute e alle politiche sociali e disabilità, Riccardo Riccardi, nell'ambito dell'Assemblea della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità delle loro famiglie.
    "È inoltre necessario mettere da parte la logica dei 'comparti stagni' che, a livello contabile, per troppo tempo ha fatto una distinzione netta tra gli investimenti sanitari e quelli sociali - ha aggiunto l'assessore - e servono una deospedalizzazione della risposta ai bisogni di salute con la valorizzazione della sussidiarietà, lasciando spazio alle realtà del Terzo settore, come associazioni di disabili, supporto al Servizio sanitario e ai cittadini.".
    I vertici della Consulta hanno sottolineato che il Fvg è all'avanguardia sul fronte della disabilità, in particolare con l'approvazione della Legge 16 del 2022 "Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia". Riccardi ha poi evidenziato che i temi di più stretta attualità per quanto concerne il sistema socio-sanitario regionale sono "forte carenza di personale, che si registra in tutta Italia, e sostenibilità economica nel lungo periodo". In questo contesto, ha concluso, il servizio sanitario regionale, "ha un'ottima capacità di risposta sulle situazioni a elevata complessità e sulle acuzie, ma non riesce ancora ad avere lo stesso tipo di risposta sulla cronicità". Da qui l'impegno della Regione a "ottimizzare le disponibilità economiche a disposizione per liberare risorse a favore della cronicità e, attraverso la prevenzione, favorire una diminuzione dei bisogni legati a interventi complessi". (ANSA).
   

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