Friuli Venezia Giulia

Pahor, guerra non è inevitabile, rafforzare la pace è un dovere

'Riconciliazione possibile attraverso la ricerca della verità'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 12 APR - "La guerra non è inevitabile.
    Abbiamo sempre la possibilità, e anche il dovere morale, di cercare i modi per rafforzare la pace e la sicurezza, la democrazia e il benessere. Abbiamo dimostrato che, insieme, possiamo farlo per un comune futuro europeo. Per proteggere la pace e la sicurezza, per il bene dei nostri figli, non abbiamo altra scelta se non continuare a dimostrare di volta in volta a noi stessi e al mondo intero che una pace duratura europea e mondiale è necessaria e possibile". Lo ha detto l'ex presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, pronunciando la sua lectio magistralis dopo il conferimento della laurea honoris causa in Giurisprudenza da parte dell'Università di Trieste.
    "Tutto ciò che abbiamo fatto con l'amico e presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha spiegato - lo abbiamo fatto perché crediamo nella pace duratura e nel sacro dovere degli uomini di Stato di adoperarsi in suo favore al meglio delle loro capacità. Questo è il loro dovere morale. Come ci siamo confidati quando quel lunedì 13 luglio 2020 rientravamo a casa, a Roma e a Lubiana, sentivamo un profondo senso di appagamento e soddisfazione".
    Anche in quel caso, è uno dei passaggi della lectio, "è stato confermato ancora una volta che la pacificazione e la riconciliazione sono possibili solo attraverso l'eterna ricerca della verità, il suo riconoscimento e il perdono". (ANSA).
   

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