Friuli Venezia Giulia

Non si capisce, ma si comprende, prima piece in Europanto

Successo per la commedia nella lingua inventata da Marani

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 17 MAR - Non si capisce, ma si comprende: è quanto avviene per lo spettacolo "Eine Posto, Kleine Platz", andato in scena al Teatro dei Fabbri, recitato per la prima volta in Europanto, la lingua artificiale inventata dallo scrittore Diego Marani nel 1996.
    All'epoca Marani lavorava come traduttore al Consiglio dei ministri Europeo di Bruxelles, una attività che evidentemente deve averlo ispirato nel creare una lingua.
    Lo spettacolo rientra nella rassegna di drammaturgia contemporanea del Teatro La Contrada, ed è stato scritto dallo stesso Marani assieme all'attrice e drammaturga Elke Burul. E' prodotto da Actis - Associazione Culturale Teatro Immagine Suono, per la regia di Giovanni Boni, e ha riscosso un notevole successo.
    Storia di appartenenza, migrazioni, guerre, libertà, "Eine Posto, Kleine Platz" è ambientato nell'ufficio di uno zelante funzionario di polizia (Valentino Pagliei) dove si presenta una donna (Elke Burul), per un colloquio necessario a regolare la sua posizione. La donna, forse una migrante o una profuga, parla una lingua sconosciuta, un idioma che sembra composto da tutte le lingue del mondo, comprensibile ma intraducibile anche per l'interprete (Giovanni Boni). Nel confronto a tratti drammatico, a tratti comico e surreale con la misteriosa donna, il funzionario di polizia subirà una trasformazione interiore, fino a ribaltare la sua visione del mondo e a comprendere il valore di un'esistenza dove "ogni posto è in nessun luogo".
    "Con l'Europanto - spiega Diego Marani - voglio mostrare che le lingue non sono costruzioni monolitiche e immutabili ma che come tutto quel che appartiene all'umanità sono mutevoli ed effimere, si mescolano e si trasformano. Le lingue non appartengono a governi o Stati ma a chi le impara e le parla, e la condivisione delle lingue è la miglior ricetta per la comprensione fra i popoli". (ANSA).
   

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