Friuli Venezia Giulia

Calcio: Udinese; Cioffi, 'lavoriamo per dare gioia ai tifosi'

Il tecnico dopo striscione: 'Le mie parole strumentalizzate'

Redazione Ansa

(di Lorenzo Padovan) (ANSA) - TRIESTE, 15 MAR - "Le mie parole sono state strumentalizzate e mal interpretate. Ho sempre detto che il pubblico dell'Udinese applaude e supporta fino all'ultimo minuto e soltanto dopo il triplice fischio, in caso, esprime il proprio disappunto. Noi lavoriamo per dare gioia a loro. Quando le cose vanno male hanno tutto il diritto di fischiare o di mandarci via. La pressione che la squadra ha è perché gliela metto io.
    Dalla tifoseria mi aspetto amore. Sono convinto che domani li faremo gioire". Lo ha detto Gabriele Cioffi, in conferenza stampa, alla vigilia dell'anticipo con il Torino.
    La precisazione arriva dopo un duro striscione dei tifosi contro Cioffi, invitato a rispettare la loro passione. Il tecnico nel post gara dell'Olimpico aveva parlato di pressioni avvertite nelle gare interne.
    "Legate alla voglia di regalare ai tifosi il successo che si meritano - ha precisato - non certo al trattamento ricevuto: ci sono sempre stati al fianco, all'inglese. Riservando contestazioni soltanto al post gara".
    Quanto al match di domani, Cioffi ha confermato il rientro in cabina di regia di Walace - "per me è il titolare" - facendo comunque i complimenti a Zarraga per la gara vinta con la Lazio.
    La formazione sarà la stessa del blitz a Roma - con Bijol pronto a subentrare -, e con Samardzic ancora in panchina "anche se la convivenza con Pereyra non è impossibile, ci avevo pensato fino all'ultimo anche lunedì".
    Dal Torino, il tecnico dei friulani si attende una gara "aggressiva, perché non vince da 4 giornate ma ha fatto prestazioni ottime e in alcuni casi ha raccolto meno di quanto si meritasse" Parole al miele per Thauvin: "Ha vinto la coppa del mondo ma con me non giocava - ha rilevato Cioffi -: mi ha chiesto spiegazioni in maniera molto costruttiva e si è conquistato il posto con applicazione e sudore, un esempio per tutti i ragazzi giovani".
    Passaggio finale sul diverso atteggiamento della squadra nei minuti finali dei match dopo i tantissimi punti persi nei finali di gara. "I cartellini gialli di Roma attorno al 90' sono un segnale di presa di coscienza. Se serve la palla deve andare anche in tribuna". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it