Friuli Venezia Giulia

Stop a fake news sui vaccini, ateneo Udine incontra le scuole

Pinton: 'Ribadisco la posizione pro vax dell'università'

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 07 FEB - "Un appuntamento importante, rivolto agli studenti delle scuole, per sfatare miti e fake news sulle vaccinazioni, con voci autorevoli che partono dalla scienza".
    Così il rettore dell'Università di Udine, Roberto Pinton, all'UniVax day 2024, definisce l'appuntamento di informazione sui vaccini organizzato dall'ateneo e dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado in collaborazione con la Società italiana di immunologia, immunologia clinica e allergologia.
    A margine il rettore ha ribadito la posizione pro vax dell'ateneo: "Siamo convinti - ha detto - che i vaccini ci allungano la vita. Naturalmente ognuno, poi, ha il diritto di fare le proprie scelte, ma a patto che vengano fatte quando le informazioni sono autorevoli e chiare, e non sulla base di emozioni".
    Barbara Frossi, docente di patologia generale e immunologia del Dipartimento di Medicina dell'Università di Udine, ha sottolineato che "l'obiettivo dell'Univax day è insegnare ai ragazzi da quali fonti reperire le corrette informazioni scientifiche a cui fare riferimento, affinché si possano formare un'opinione personale in modo corretto. Le prime tre cose da fare è essere critici, non credere alla prima notizia in cui ci si imbatte, e affidarsi all'istruzione, alla scuola e all'università".
    Lorenza Driul, docente di ginecologia e ostetricia e direttrice del Dipartimento materno-infantile e della Clinica ostetrica e ginecologica dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, ha toccato il tema delle vaccinazioni contro il Papilloma virus, illustrando alcuni dati relativi al 2021.
    "Contro il Papilloma in Fvg la percentuale di uomini vaccinati con ciclo completo era pari al 61,04% - ha riferito - un dato leggermente superiore alla media italiana del 53,97%, mentre per le donne siamo a una percentuale del 65,38%, leggermente inferiore a media italiana del 66,03%". "La percentuale va aumentata, anche perché abbiamo osservato che patologie benigne, come i condilomi, diminuiscono grazie a questa vaccinazione. Va fatta una maggiore sensibilizzazione anche tra i ragazzi - ha concluso Driul - perché questo non riguarda solo le ragazze, come molti pensano erroneamente". (ANSA).
   

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