Friuli Venezia Giulia

Wartsila: Regione, connettere il Tavolo Fvg al nazionale

Uilm, azienda non fuga i dubbi. Usb, nessun elemento convincente

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 15 SET - "Dal tavolo di oggi registriamo la chiara affermazione di Wartsila Italia di voler rimanere nel sito di Bagnoli con un piano di investimenti in via di definizione puntuale". Lo scrivono gli assessori del Fvg al Lavoro Alessia Rosolen e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, in riferimento ai settori Service e Ricerca&Sviluppo dell'impianto, cioè quello escluso dal 'core business' per la cui cessione è ancora in corso una vertenza davanti al Mimit.
    Rosolen e Bini sono intervenuti con una nota al termine di una riunione in Regione con sindacati, azienda e Confindustria Alto Adriatico, e in videocollegamento il con Ministero Imprese e Made in Italy. "Rimangono da chiarire numerosi aspetti sulle dimensioni strategiche del piano industriale in tema di occupazione e progettualità. La stretta connessione tra il futuro di Wartsila Italia e il piano di reindustrializzazione del sito impongono il confronto sul tavolo nazionale del Ministero per chiarire tutti i passaggi dell'attività presente e futura della multinazionale, a Trieste e nelle altre sedi in Italia". Nella riunione si è parlato anche delle aziende dell' indotto: "La Regione formalizzerà a breve una riunione. L'invito a Wartsila Italia è di offrire la trasparenza massima su tutti passaggi, occupazione nello stabilimento nei prossimi anni, implementazione dei settori di Ricerca e sviluppo e Service a Trieste ma anche sulla disponibilità effettiva a cedere spazi a soggetti interessati alla reindustrializzazione". Gli assessori hanno chiesto ancora una volta "risposte chiare e puntuali".
    Per la Uilm, l'azienda oggi non ha fugato i dubbi.
    "Aspettiamo ancora chiarimenti, oggi ci attendevamo approfondimenti invece l'azienda ha dato soltanto qualche elemento in più rispetto a quanto non sapevamo già", ha osservato il segretario territoriale Antonio Rodà. Inoltre "c'è allarme sull'indotto". Secondo l'Usb, oggi "Wartsila non ha dato alcun elemento convincente per dipanare le preoccupazioni".
    (ANSA).
   

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