Friuli Venezia Giulia

Ires, in Fvg più contratti stagionali ma assunzioni in calo

Nel primo trimestre flette il lavoro in somministrazione (-16%)

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 29 AGO - Nel primo trimestre del 2023 il numero di assunzioni in Fvg nel settore privato è diminuito dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In particolare, si rileva una consistente flessione del numero di nuovi contratti di lavoro in somministrazione (-16,8%, 1.500 assunzioni in meno), probabilmente dovuto a un rallentamento delle attività manifatturiere. E' quanto si evince dai dati Inps elaborati da Ires Fvg. Secondo il ricercatore Alessandro Russo, "in provincia di Gorizia (-23,1%) e Pordenone (-26,1%) si registrano le variazioni negative di maggiore entità di quest'ultima tipologia contrattuale".
    Anche le assunzioni a tempo indeterminato evidenziano una contrazione, sebbene più contenuta (-1,5%, 100 in meno), condizionata dalle dinamiche negative dell'area giuliana (-5,4%) e della Destra Tagliamento (-3,8%). Al contrario si rilevano incrementi per i contratti di lavoro intermittente (+17,5% in regione e +39,8% in provincia di Pordenone) e stagionale (+5,3%), molto diffusi nel comparto turistico.
    Tra gennaio e marzo 2023 le cessazioni dei rapporti di lavoro sono diminuite in maniera più consistente rispetto alle assunzioni (da 31.493 a 29.156, pari a -7,4%). L'Istat ha registrato un incremento dell'occupazione dipendente in regione nel primo trimestre di quest'anno, mentre è diminuita quella indipendente. Le dimissioni dei lavoratori sono sempre più diffuse e costituiscono ancora la motivazione di gran lunga principale dell'interruzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Dal 2021 la loro incidenza supera il 75% (nei primi tre mesi di quest'anno è stata pari al 77,6%). Le cessazioni di natura economica hanno un peso sempre minore, da quasi il 40% nel 2014 a valori vicini al 10% nell'ultimo triennio.
    In base all'analisi di dati forniti dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, fa sapere Ires, si può evidenziare che i contesti occupazionali delle regioni del Nord rivelano una dinamica delle cessazioni caratterizzata da una quota considerevole di rapporti di lunga durata, più del resto del Paese, con il Fvg al 22,4%, contro un valore medio nazionale del 17,5%. (ANSA).
   

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