Friuli Venezia Giulia

Pnlegge, in "Ti porto un libro" letteratura incontra il mare

Tornano i video racconti realizzati con il Porto di Trieste

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 20 DIC - Con due nuove video-produzioni, a cavallo fra Natale ed Epifania ritorna il progetto "Ti porto un libro", girato in un set unico come il Porto di Trieste.
    Promosso a cura dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge, coordinato da Vanna Coslovich, responsabile relazioni esterne dell'Autorità Portuale, e da Valentina Gasparet, curatrice di pordenonelegge, Ti porto un libro 2022 - 2023 propone due nuovi video-racconti.
    Si parte giovedì, alle 18, sui canali social e YouTube del Porto di Trieste e di pordenonelegge: la giornalista e scrittrice Cristina Battocletti sospingerà gli spettatori con "L'onda dell'incrociatore" di Pier Antonio Quarantotti Gambini.
    Un titolo, si narra, caldeggiato dall'amico poeta Umberto Saba, perché riusciva bene ad "aprire e chiudere la strana giornata nella quale si svolgono tanti fatti curiosi, nella realtà e nel ricordo". Un romanzo pieno di vita e di acqua, pieno dei misteri del mare fra la maona e il mandracchio, il caìcio e lo skiff. Le riprese di questo video racconto sono state effettuate alla Torre del Lloyd, parte dell'ex Arsenale del Lloyd Austriaco, progettato dall'architetto danese Christian Hansen nel 1853 e oggi sede dell'Autorità Portuale di Trieste.
    Dal mare di Quarantotti Gambini, con la sua eco esotica, ci si sposterà verso acque che sono da sempre culla di civiltà e radice materna dei popoli che lo abitano: "Breviario mediterraneo", di Predrag Matvejević, è l'affascinante saggio fondativo della storia culturale dell'area composita intorno al Mar Mediterraneo. Giovedì 5 gennaio, con messa online sempre alle 18, lo scrittore e poeta Luigi Nacci ne restituirà alcune pagine.
    "Ti porto un libro - spiega Nacci - perché un libro è un porto. Un libro è un molo, da cui le barche partono e fanno ritorno. Un libro è un mare, è il Mediterraneo. Un libro è un oceano da esplorare, con tutti i suoi abissi, le sue onde, e i suoi venti. Un libro è la possibilità di immergersi dentro un mare e diventare creature nuove, di rifarsi. Il libro è una vita nuova a cui affidarsi per diventare nuovi". Il set per le riprese di questo video è stato il polo retroportuale e industriale dello scalo. (ANSA).
   

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