Friuli Venezia Giulia

Migranti: Ics, riammissioni "informali" sono illegali

Governo chiarisca se vuole rifare gravissime illegalità del 2020

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 07 DIC - "Le annunciate riammissioni dei cittadini stranieri rintracciati nell'area confinaria tra Italia e Slovenia sono, al di là di ogni considerazione etica, operazioni gravemente illegittime per molte ragioni giuridiche".
    Lo scrive in una nota l'Ics, Consorzio italiano solidarietà ufficio rifugiati di Trieste, commentando la direttiva firmata dal ministro Piantedosi del 28 novembre scorso. Ics ricorda che l'Accordo di riammissione tra Italia e Slovenia, del 1996, "non è mai stato ratificato con legge di autorizzazione alla ratifica ai sensi dell'art. 80 della Costituzione italiana", e dunque "anche ai sensi della Convezione di Vienna sul diritto dei trattati, è da considerarsi nullo sul piano giuridico". Nessuna riammissione, inoltre, "può essere 'informale' in quanto, in uno Stato di diritto, ogni azione di qualsiasi pubblica amministrazione, specie se si tratta di una decisione che incide su diritti fondamentali di una persona, deve consistere in un provvedimento scritto, motivato e notificato all'interessato che deve poter avere il diritto, sancito dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell'Uomo, di contestare la decisione in sede giudiziaria anche a azione eseguita". Infine, "nessuno straniero che chiede asilo alla frontiera italiana o nel territorio può essere semplicemente riammesso in Slovenia come se tale domanda non fosse stata fatta, perché le norme impongono alle autorità italiane di registrare sempre la domanda di asilo e di attivare la procedura, compresa quella - del Regolamento Dublino III - per individuare il paese competente ad esaminare la domanda di asilo se si hanno ragioni che non sia l'Italia". Dunque, la riammissione è una "chiara violazione del diritto dell'Unione Europea in materia di asilo". Il Governo italiano "chiarisca se intende riproporre nuovamente le gravissime illegalità della condotta delle autorità italiane nel 2020", quando "furono effettuate le riammissioni dei richiedenti asilo, poi cessate con ripristino della legalità a partire dal gennaio 2021".
    (ANSA).
   

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