Friuli Venezia Giulia

Ricerca:da Ictp aiuti a studenti con obiettivo Centro Africa

Stop a divario educativo, in 10 anni già raggiunti 10 mila mondo

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 22 NOV - In 10 anni sono stati raggiunti 10.000 studenti attraverso più di 300 attività in almeno 50 paesi. E oggi "stiamo lavorando per portare il programma anche in altri paesi così da poter raggiungere sempre più persone" e realtà "in cui la formazione scientifica di alto livello non è disponibile". In particolare, "l'area che vogliamo raggiungere ora è l'Africa Centrale. Contatti sono già stati avviati ad esempio in Ruanda". Lo ha affermato oggi a Trieste Kate Shaw, che assieme a Bobby Acharya, dieci anni fa ha avviato Physics Without Frontiers (PWF), il principale programma di outreach dell'Ictp, rivolto agli studenti universitari dei paesi svantaggiati.
    Il 10/o anniversario è stato celebrato con una serie di tavole rotonde e casi di studio nella sede del Centro di fisica teorica, in collegamento streaming con altri paesi. Il programma - spiega l'Ictp - è composto da una rete internazionale di istruttori e volontari, con lo scopo comune di colmare alcune carenze dell'educazione scientifica in paesi e regioni in via di sviluppo. Acharya e Shaw, entrambi fisici delle particelle dell'Ictp e membri dell'esperimento Atlas del Cern, sono ancora oggi alla guida di PWF, che organizza attività educative e formative come corsi universitari, workshop o roadshow, lavorando a stretto contatto con scienziati volontari locali per adattare le attività alle esigenze di ogni paese ed eliminare il divario educativo. A oggi circa 300 studenti coinvolti nel programma hanno continuato i loro studi scientifici a livello di master e dottorato.
    "Mi piacerebbe puntare sui punti di forza del programma per raggiungere più regioni e più comunità in cui le attività del PWF possano avere un impatto", ha spiegato Acharya. "Con la crescita della rete internazionale di partecipanti e volontari PWF, crescerà anche il suo impatto globale. Idealmente, la comunità scientifica dovrebbe essere altamente diversificata, rispecchiando la varietà della stessa popolazione umana globale". (ANSA).
   

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