Friuli Venezia Giulia

Confindustria: cresce produzione Fvg, +1,9% in 2/o trimestre

Ma per prossimi mesi quadro stazionario. Preoccupa rincaro gas

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 24 AGO - L'industria manifatturiera del Fvg chiude il 2/o trimestre 2022 con attività produttiva in crescita rispetto al 1/o trimestre: nel periodo aprile-giugno la produzione industriale è aumentata dell'1,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Il dato emerge dall'Indagine trimestrale di Confindustria Fvg elaborata dall'Ufficio Studi di Confindustria Udine e resa nota oggi.
    Il risultato medio evidenzia "dinamiche molto differenti tra i diversi comparti", rileva Confindustria. Mentre la produzione dei settori della meccanica (-6,7% la variazione congiunturale), dell'alimentare (-3,2%) e della gomma e plastica (-4,4%) ha subito un calo, siderurgia (+5,9%), legno e mobile (+6,5%), carta (+4,1%) e materiali da costruzione (+2,2%) hanno registrato una decisa crescita. Un aumento che ha avuto riflessi sul mercato del lavoro, con un incremento degli occupati dell'1,2% a giugno rispetto a marzo. Le previsioni per i prossimi mesi sono orientate al permanere di un quadro stazionario, con possibili rischi al ribasso. Gli ordini risultano in aumento dell'11% rispetto allo scorso anno, ma in calo del 3,3% sul 1/o trimestre. Preoccupano l'impennata fuori controllo del prezzo del gas e un possibile stop delle forniture di gas russo.
    "La nostra è un'imprenditoria tenace e flessibile, che ha dato prova di buona capacità di reazione - ha commentato Gianpietro Benedetti, presidente reggente di Confindustria Fvg - e i mesi che ci attendono saranno sfidanti. Stiamo entrando in un periodo di economico di down, che si ripete ciclicamente, ma non credo sarà di proporzioni drammatiche. Serve però rimboccarsi le maniche e muoversi responsabilmente".
    "Il costo dell'energia avrà un impatto significativo sui costi, che si rifletterà inevitabilmente sui prezzi - ha proseguito Benedetti - e in Europa, Germania e Italia sono tra i Paesi più colpiti dal rincaro del gas e dalla minor disponibilità dello stesso. Un altro impatto significativo, la cui entità sarà definita dall'aumento dei tassi di interesse - ha concluso - lo avranno le misure antinflazionistiche, e In Italia l'equilibrio è più delicato a causa del debito pubblico prossimo ai 2.800 mld, che impone riforme che il governo Draghi ha impostato con competenza". (ANSA).
   

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