Friuli Venezia Giulia

Sanità: D'Errico,fare rete per Registro Fvg morti improvvise

Sinagra,convertire esperienza dolorosa in progetti vita famiglia

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 24 GIU - "Il Registro Regionale delle morti cardiache improvvise in età giovanile è un progetto molto importante in cui la Regione Friuli Venezia Giulia ha creduto fortemente e di cui l'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina è il motore". Lo ha ribadito Stefano D'Errico, medico legale e coordinatore del Registro regionale del Fvg, oggi a Trieste, a margine del convegno "La morte cardiaca improvvisa in età giovanile: stato dell'arte in Fvg e update delle conoscenze": "un evento questo - ha proseguito - che nasce dalla volontà di un confronto tra specialisti di diverse branche. E' con lo spirito del confronto scientifico e della crescita culturale che nasce questo evento che ha lo scopo di far conoscere l'attività fatta in questo anno di sviluppo del Registro. Avere il polso della situazione in un evento così drammatico e imprevedibile è estremamente importante".
    Una due giorni di approfondimento e studio per orientare la ricerca scientifica verso la prevenzione e la diagnosi precoce.
    "E' importante - ha spiegato Gianfranco Sinagra, direttore della struttura complessa di cardiologia del nosocomio triestino - sviluppare la capacità di convertire questa esperienza dolorosa e tragica in un potenziale progetto di vita perché quelle malattie che hanno implicazioni genetiche attivano lo screening della famiglia, quindi la possibilità di identificare soggetti che fino a quel momento non sapevano. Questo tema intercetta l'educazione di comunità sulla rianimazione cardio-polmonare dell'arresto cardiaco extra ospedaliero. Tutti i Paesi nei quali questo tipo di mortalità è migliorata sono quelli che hanno investito in educazione di comunità. Altro fattore fondamentale è fare rete, far lavorare professionisti di varie specialità insieme".
    Tra i focus, anche uno sulla morte improvvisa negli atleti tenuto da Gherardo Finocchiaro, cardiologo presso il Royal Brompton Hospital di Londra: "un evento raro tuttavia più frequente di quanto si percepisca", ha precisato. "Ci sono diverse teorie rispetto alle cause: alcuni studi anni fa hanno identificato una malattia in particolare, la cardiomiopatia ipertrofica. Fondamentale quindi è l'esecuzione post mortem dell'esame anatomopatologico. E' molto importante avere un centro di riferimento e creare una rete". (ANSA).
   

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