Friuli Venezia Giulia

Sanità: Regione,impegnati per scongiurare sciopero Pordenone

Proclamato per 13/5. Riccardi incontra sindacati

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 26 APR - "La Regione muoverà i suoi passi per ricomporre le attuali posizioni divergenti tra le parti, al fine di scongiurare lo sciopero già proclamato a Pordenone nella giornata del 13 maggio. In questo momento è necessario non sprecare nella direzione sbagliata le energie rimaste nel difficile compito di governare la pandemia ancora non conclusa".
    È questa la posizione assunta, come riporta una nota, dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante un incontro con le rappresentanze sindacali a Pordenone.
    Scopo del vertice - spiega la nota - è stato ascoltare le posizioni dei rappresentanti dei lavoratori in merito ad alcune partite aperte sulle quali si è cercato nei giorni scorsi un tentativo di conciliazione che però non è andato a buon fine. Da qui la volontà della Regione di "comprendere personalmente le motivazioni che indurrebbero i sindacati verso lo sciopero, nel tentativo di ricomporre la frattura con l'azienda sanitaria".
    L'incontro, come ricordato da Riccardi, "è stato positivo e ha permesso di instaurare un clima di dialogo apprezzato dalle parti sedute al tavolo. La discesa in campo della Regione su un tema che dovrà essere comunque siglato dal direttore generale dell'Asfo è legata al fatto che l'accordo 'madre' a cui si fa riferimento è un atto deliberato negli anni passati dall'Esecutivo e firmato dall'assessore alla Salute e sul quale ora c'è una negoziazione tra azienda e sindacato".
    La Regione, riconoscendo infine "l'importanza delle rivendicazioni espresse al tavolo", ha poi evidenziato "come le difficoltà del sistema sono strutturali e riguardano scelte non fatte dallo Stato molti anni addietro. Le energie pertanto dovranno essere spese anche per trattare argomenti di più ampia portata che riguardano la riforma del sistema della salute non a livello territoriale o regionale ma su scala nazionale". (ANSA).
   

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