Friuli Venezia Giulia

Zelensky accoglie Blinken 'embargo totale al gas russo'

Kuleba, come Resistenza italiana. Graziano, molte armi e subito

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 24 APR - Volodymyr Zelensky accoglie a Kiev gli alleati americani, "i più vicini all'Ucraina insieme alla Gran Bretagna", soprattutto in termini di forniture di armi. In viaggio verso l'Europa per il vertice di Ramstein di martedì, il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il capo del Pentagono Lloyd Austin, si sono fermati a Kiev.
    Se la politica delle sanzioni contro Mosca è finora risultata "insufficiente" - lo dimostra "il fatto che la guerra in Ucraina è ancora in corso, e che la nostra gente e i nostri bambini vengono uccisi", come dice il capo del ufficio presidenziale, Andriy Yermak - serve "un embargo completo sull'energia, sul gas e il petrolio russi, e contro tutte le banche russe".
    Bruxelles lavora già a un sesto pacchetto di misure da varare la prossima settimana, che dovrebbero includere uno stop alle importazioni di petrolio russo, ma resta tra i 27 lo scoglio della dipendenza dal gas di Mosca.
    Mentre Putin si fa riprendere a messa per la Pasqua ortodossa con una candela rossa in mano nella cattedrale con il Patriarca Kirill - che però per alcuni è una fake news - cresce l'allarme a Odessa, che teme un attacco con armi chimiche. Bombe anche negli oblasti di Donetsk e Lugansk, nuovi raid su Kharkiv mentre i russi denunciano un contrattacco ucraino nel loro territorio, nella regione frontaliera di Belgorod. La situazione più drammatica resta al momento quella di Mariupol, dove non si vedono spiragli per la fine dell'assedio con continui bombardamenti e tentativi di assaltare l'impianto Azovstal dove è asserragliato il reggimento Azov con i marines dell'esercito ucraino. I corridoi umanitari da Mariupol in direzione Zaporizhzhia sono falliti ancora una volta.
    L'Ucraina ha proposto alla Russia colloqui proprio nei pressi del sito dell'acciaieria Azovstal a Mariupol.
    Intanto, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Che tempo che fa su Rai 3, fa un paragone tra la lotta ucraina e la resistenza italiana. E a Rete 4, il generale Claudio Graziano, presidente del comitato militare dell'Unione europea, e già capo di stato maggiore della difesa, è del parere che "l'ideale sarebbe mandare molte armi e subito" perché oggi sul fronte bisogna "fermare un'offensiva in grande stile che sta andando anche verso Odessa, servono le armi pesanti, servono i carri armati, servono le artiglierie e i veicoli blindati".
    Mentre dagli Stati Uniti il Presidente Joe Biden sottolinea che "dopo 2 mesi Kiev resiste ancora" e dunque gli Usa continueranno a "sostenere gli ucraini nella loro battaglia per difendere la loro patria", Kiev contabilizza le perdite per l'aggressione russa che ammonterebbero a un trilione di dollari.
    (ANSA).
   

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