Friuli Venezia Giulia

Microgravità e metabolismo donne, si 'studia' AstroSamantha

Esperimento ateneo Trieste durante missione Esa

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 22 APR - Determinare le differenze di reazione alla micro gravità del corpo femminile rispetto a quello maschile. E' l'obiettivo dell'esperimento Nutriss che sarà condotto dall'Università di Trieste nel corso della missione Esa "Minerva". Dopo aver monitorato l'attività metabolica degli astronauti Luca Parmitano e Matthias Maurer nel corso delle precedenti missioni, il team triestino guidato da Gianni Biolo ripeterà le analisi su Samantha Cristoforetti. Si tratta, spiega l'ateneo, delle prime indagini di questo genere condotte su un organismo femminile.
    "Il progetto Nutriss monitora il metabolismo muscolare sottoposto a microgravità e adotta speciali accorgimenti mirati a contrastare la perdita di massa magra attraverso il controllo dell'alimentazione - spiega Biolo, docente di Medicina Interna - il nostro obiettivo è arrivare a definire un protocollo nutrizionale di riferimento per missioni spaziali di lunga durata. Grazie alle attività sperimentali che condurremo con Samantha Cristoforetti ricaveremo indicazioni e soluzioni ad hoc per l'organismo degli astronauti donna".
    "Come successo in autunno con Matthias Maurer, AstroSamantha sarà dotata di un analizzatore di bioimpedenza, uno strumento per l'analisi e il monitoraggio della composizione corporea - aggiunge il ricercatore UniTS Filippo Giorgio di Girolamo - per effettuare le misurazioni le verranno posizionati degli elettrodi su polsi e caviglie che consentiranno di determinare la percentuale di massa grassa e magra del corpo, confrontandole con i dati già raccolti 'a terra'".
    Le misurazioni in orbita avverranno una volta al mese, la mattina a digiuno, fino al termine della missione: in questo modo l'equipe triestina - spiega l'ateneo - determinerà l'acquisizione di grasso e la perdita muscolare in condizioni di microgravità. Sulla base di queste informazioni verrà messa a punto la strategia per i piani nutrizionali, discussa e coordinata a terra con il team medico ESA, con ASI e con i ricercatori di Trieste.
    Gli studi condotti nello spazio- conclude l'università - avranno ricadute anche sulla Terra: i risultati saranno applicati in ambito clinico per la cura di pazienti anziani, malnutriti e/o obesi immobilizzati. (ANSA).
   

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