Friuli Venezia Giulia

Ires, in Fvg 1 famiglia su 5 ha Isee inferiore a 6 mila euro

In 2021. A Trieste sono 26,2%, a Pordenone il valore più basso

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 22 MAR - Le famiglie che in regione presentano una situazione più critica dal punto di vista economico, con un Isee inferiore ai 6.000 euro, costituiscono poco più di un quinto del totale e sono quasi 34.000, pari al 20,6%. E' quanto risulta da un'indagine resa nota oggi dal ricercatore dell'Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati Inps, relativi al 2021.
    In Friuli Venezia Giulia, le famiglie che l'anno scorso hanno presentato una dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell'Indicatore della situazione economica equivalente ordinario sono state quasi 166.000, ossia 19.151 in più rispetto all'anno precedente (+13,1%), per un totale di oltre 445.000 residenti, pari al 37,1% della popolazione regionale. Nel 2021, Fvg e Trentino Alto Adige sono state le regioni italiane dove si è registrata la maggiore crescita del numero di nuclei familiari con un Isee.
    Quanto alle famiglie che in regione presentano una situazione più critica dal punto di vista economico (media 20,6%), la percentuale sale al 26,2% in provincia di Trieste, mentre in quella di Pordenone si rileva il valore più basso (16,2%). Solo il 13,5% dei nuclei familiari presenta un Isee superiore a 30.000 euro (in Italia il 9,8%). La media dell'Isee in regione nel 2021 era pari a 16.877 euro (in Italia 12.880 euro); a Pordenone (17.896 euro) e Udine (17.068 euro) si riscontrano i valori più elevati, a Gorizia e Trieste quelli più bassi (Gorizia 16.156 euro, Trieste 16.054). Il 29,1% delle famiglie del Fvg che hanno presentato una dichiarazione sostitutiva unica è composto da una sola persona e Trieste è la provincia italiana in cui le persone sole evidenziano l'incidenza maggiore (37,1% nel 2021). Evidente sintomo della crisi economica legata alla pandemia, secondo l'Ires, è la crescita nell'ultimo biennio dei nuclei familiari con un Isee corrente, quasi triplicati in regione (da 1.114 nel 2019 a 3.035 nel 2021) e quintuplicati a livello nazionale (da 54.644 a 294.977). (ANSA).
   

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