Friuli Venezia Giulia

Parità genere 'è vantaggio per tutti', via a campagna social

Iniziativa nel Triveneto.Nisini,non valutare quote ma competenze

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 05 MAR - I volti di Salvador Dalì, Oscar Wilde e Primo Carnera che diventano quelli di una donna. Sono alcune immagini della campagna di comunicazione Triveneto 'Pillole di parità', presentata oggi a Trieste dalla Consigliera di Parità della Regione Friuli-Venezia Giulia, Anna Limpido, e patrocinata dal Ministero del Lavoro.
    L'iniziativa mira a sensibilizzare sul tema della parità di genere, e si articolerà nei prossimi 5 mesi sui media tradizionali e sui social attraverso la diffusione di volti di grandi personaggi - del mondo dell'arte, della cultura, della scienza, dello sport e della politica - resi femminili con un fotoritocco. Si parte con Salvador Dalì, accompagnato da un testo che evidenzia come le artiste donna rappresentano solo l'8% del mercato artistico mondiale: "Cambiare questa storia - è il claim della campagna - è un vantaggio per tutti".
    "Le donne - scrive su Facebook il sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini, che ha partecipato in videocollegamento - non devono essere scelte solo in base a una percentuale o a una quota: devono essere scelte in base alle loro potenzialità e competenze. Ben vengano quindi campagne di sensibilizzazione come questa, per un cambio culturale che l'Italia aspetta da tempo".
    "La strategia attuata in Fvg - ha spiegato l'assessore regionale alla Famiglia Alessia Rosolen - è basata sulla volontà di dare un sostegno concreto alle donne in tutti i campi della loro esistenza mettendo in campo strumenti importanti a favore della famiglia, a partire dagli asili nido e dai percorsi di studio, per arrivare agli incentivi all'assunzione e al supporto dell'imprenditorialità femminile. Aiutare le famiglie significa garantire pari opportunità alle donne e favorire lo sviluppo dell'intera comunità". Presente oggi a Trieste anche l'assessore della Regione Veneto all'Istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità Elena Donazzan. (ANSA).
   

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